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Sensibilizzare anche sulla ricerca varietale

"Fascination of Plants Day: "La vera sfida e' produrre piu' cibo con meno risorse"

Anche in Italia questa settimana si celebra il Fascination of Plants Day, il giorno (in realtà una settimana) del fascino delle piante; un appuntamento che, spiega a FreshPlaza il professor Roberto Tuberosa, dell'Università di Bologna e promotore dell'iniziativa in Italia, si celebra in tutto il mondo.

Giunta alla terza edizione "ha lo scopo – spiega il docente - di affascinare con le piante il maggior numero possibile di persone in tutto il mondo ed entusiasmarle sull'importanza delle scienze vegetali per l'agricoltura e la produzione sostenibile di cibo salubre e nutriente, ma anche per l'orticoltura, la silvicoltura e per tutti i prodotti non alimentari, che provengono dalle piante, come carta, legno, composti chimici, biomasse e farmaci; tutti temi di particolare attualità vista la concomitanza con Expo 2015 e l'attenzione che l'opinione pubblica dedica oggi al ruolo dell'agricoltura nella nostra società".


(Fonte Fascination of Plants Days)

Non solo, perché accanto a questo scopo ce n'è un secondo, specie in Italia, non meno 'alto': "Sono le piante che ci permettono la vita – riprende Tuberosa – allora vogliamo anche puntare il dito sulla sofferenza della ricerca in questo settore, ricordare dell'importanza dell'innovazione varietale". E qui si scontrano un po' due mondi: da un lato quello delle varietà più antiche che ritornano in auge, dall'altro, rappresentato appunto da Tuberosa, quello che vuole introdurre nuove varietà.

"Con la moda delle paleodiete allora a cosa serve l'innovazione?", chiede Tuberosa, ma è una domanda retorica, perché spiega che "le vecchie varietà di piante orticole o frutticole sono migliori delle nuove solo in pochi casi e il rischio è di perdere di vista qual è l'obiettivo finale".


(Fonte Fascination of Plants Days)

"La FAO – spiega Tuberosa - stima che entro il 2050 sarà necessario aumentare la produzione alimentare del 50/60% e oggi se c'è sovrapproduzione in un paese, in un altro c'è sottoproduzione e l'export non è in grado da solo di bilanciare la situazione: restano 850 milioni di persone che soffrono la fame. Centinaia di migliaia muoiono in un mondo dove paradossalmente si contano 2 miliardi di persone in sovrappeso e 600 milioni di obesi. La vera sfida è dunque produrre di più con meno risorse: meno acqua, meno azoto perché inquina, meno fosforo perché secondo le stime i giacimenti di fosforo si esauriranno da qui al 2070. Produrre di più considerando il cambiamento climatico e il suo bagaglio di siccità, inondazioni, salinizzazione del suolo".

Tutti questi elementi, continua, "ci dicono che servono nuove varietà più produttive, più adatte a luoghi anche inospitali, possibilmente di migliore qualità nutrizionale. In tutto questo la genomica è una componente fondamentale: una ricerca mirata a varietà che siano più produttive e/o più resistenti alle malattie seguendo i singoli geni, attraverso dei marcatori".


(Fonte Fascination of Plants Days)

In questo percorso è fondamentale anche il raccordo tra mondo della ricerca e mondo dell'industria; qui gioca un ruolo anche la Piattaforma Tecnologica nazionale 'Piante per il Futuro', di cui Tuberosa è coordinatore scientifico: un tavolo di confronto tra il mondo della ricerca e quello dell'industria, un "punto di riferimento – spiega il coordinatore scientifico – per suggerire linee di ricerca nazionali a interesse dell'industria".

In occasione della 'Giornata del fascino delle piante' si terrà oggi, 22 maggio 2015, a Bologna (nella sede della ex-Facoltà di agraria in viale Fanin) il convegno "La ricerca sulle piante per l'innovazione in agricoltura" (cfr. precedente avviso). L'evento sarà dedicato all'importanza del ruolo della ricerca in agricoltura, soprattutto per quanto concerne l'innovazione varietale.


(Fonte Fascination of Plants Days)

Dopo i saluti iniziali di Simona Caselli, assessore all'agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Giorgio Cantelli Forti, presidente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura e dell'europarlamentare Paolo De Castro, ad aprire i lavori saranno appunto Roberto Tuberosa e Maria Speranza, docenti dell'Università di Bologna, che spiegheranno il significato della celebrazione e il ruolo delle piante nella società moderna.

'La ricerca genetica sulle piante per affrontare le sfide globali' è invece il tema dell'intervento di Fabio Veronesi (Università di Perugia e presidente della Società Italiana Genetica Agraria) mentre Silvio Salvi e Stefano Lugli dell'Università di Bologna illustreranno i risultati dei progetti di ricerca svolti su cereali e ciliegio. A chiudere la prima parte della giornata sarà Andrea Demontis (Assosementi), il cui intervento illustrerà l'importanza della ricerca e dell'innovazione varietale per far fronte alle esigenze di innovazione del mondo agricolo ed alla crescente domanda di cibo del pianeta.

Modererà il convegno da Rino Ghelfi, coordinatore del corso di laurea in Scienze del Territorio e dell'Ambiente Agro-forestale dell'Università di Bologna. Nel pomeriggio è in programma la visita guidata all'orto agrario "Filippo Re" e alle serre del Dipartimento di Scienze agrarie (DipSA) dove si attuano ricerche nelle maggiori discipline scientifiche utilizzate per migliorare la produttività e la qualità dei prodotti utilizzati nelle filiere agroalimentare ed agroindustriali.