Potato Council: quali prospettive per la vendita online di patate?
Nel Regno Unito, il valore del mercato alimentare online è stato stimato in 7,5 miliardi di sterline nel 2014, con una crescita anno-su-anno del 14,9% (Mintel, 2015).
L'e-commerce rappresenta il 5,1% di tutte le vendite alimentari rispetto al 2,8% di cinque anni fa. Man mano che i rivenditori miglioreranno l'offerta, questo è destinato a diventare uno dei canali commerciali a crescita più rapida nei prossimi anni.
La quota di patate fresche venduta online è quasi identica a quella media venduta nei negozi e si potrebbe, quindi, assumere che le patate continueranno a crescere allo stesso ritmo previsto per le vendite online.
L'equilibrio dei prodotti è diverso online e varietà rinomate come Maris Piper e King Edward rappresentano una porzione maggiore delle vendite online di patate rispetto a quelle nei negozi.
Una percentuale maggiore dei principali prodotti che contengono carboidrati (pasta, riso e noodles) viene venduta online - l'anno scorso il 10% della pasta secca è passato proprio da questo canale. Si tratta di prodotti con una conservabilità elevata e una consistenza che tende a favorire gli acquisti online e, chiaramente, questo è un punto di forza rispetto alle patate.
Sembra che le patate si classifichino a metà tra i vantaggi e gli svantaggi degli altri prodotti. Anche se la voluminosità di un sacco di patate preconfezionato potrebbe prestarsi bene alle vendite online, il fatto di non poter scegliere i prodotti di persona è una problematica particolare con gli ortofrutticoli.
I rivenditori si stanno occupando di questa questione, anche perché l'interesse da parte dei consumatori non manca: secondo Mintel, ben il 59% degli intervistati gradirebbe più opzioni per specificare le caratteristiche che desiderano nei loro alimenti freschi.
Fonte: potatopro.com
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