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Nel 2050 l'aumento demografico portera' la domanda di cibo al +60%

Allarme alimentazione mondiale: urge una strategia condivisa

Il mondo si trova oggi ad affrontare una sfida senza precedenti: riuscire a sfamare una popolazione di oltre 9 miliardi di persone su un'estensione terrestre che, entro il 2050, dovrebbe raggiungere un'urbanizzazione pari al 70%.



In base ai dati diffusi dalla FAO, infatti, nel 2015 sarà necessario produrre il 60% in più del cibo attualmente in circolazione.

Un aumento della produzione di simile portata potrebbe creare enormi problemi per quanto riguarda l'impoverimento delle falde acquifere dei terreni, i cambiamenti climatici, il degrado del suolo e moltissimi altri aspetti.

Finora, il sistema alimentare globale è riuscito a trasformarsi e ad adattarsi alla crescita della popolazione e alle esigenze della società. Negli ultimi 150 anni si è riusciti a nutrire una popolazione cresciuta da poco più di un miliardo di persone registrate nel 1850 a ben 2,2 miliardi nel 1940, fino a 7,2 miliardi nel 2013. All'aumento della domanda di cibo ha fatto seguito un graduale miglioramento dei processi tecnologici e distributivi. Nonostante ciò, ci sono ancora situazioni critiche da risolvere, come ad esempio la persistenza della fame in molte zone del mondo e lo spreco di cibo.

La sfida che ci accingiamo a combattere non può prescindere dal prendere in considerazione lo sviluppo sostenibile. Tutti gli attori della catena alimentare, a cominciare dagli agricoltori, devono prendere in considerazione questo aspetto. In tal senso, anche l'industria alimentare deve svolgere un ruolo significativo.

L'obiettivo è quello di fare in modo che l'agricoltura resti attraente per le generazioni future e che si continui così a investire in questo settore. Si deve scommettere sull'istruzione rurale concentrandosi sulla creazione di opportunità di lavoro per le popolazioni che vivono di agricoltura. Si deve inoltre puntare sulla sicurezza alimentare attraverso un lavoro congiunto che veda la collaborazione di più attori.

Per lo sviluppo di un'agricoltura sostenibile e volta alla sicurezza alimentare e nutrizionale sarà quindi necessario che tutti gli attori del sistema alimentare si incontrino e si confrontino. I Governi devono poi impegnarsi a creare un ambiente favorevole, facendo in modo che tutti i settori (dal commercio all'istruzione, passando per la finanza e la salute) siano degli alleati. Il settore privato deve invece concentrarsi sugli investimenti e sullo sviluppo di nuove tecnologie e innovazioni.

Tutti questi aspetti sono stati ben riassunti nel "World Economic Forum" (Svizzera, 21-24 gennaio 2015) un evento di portata globale che ha visto la partecipazione di attori pubblici e privati da diverse parti del mondo e uniti dall'unico obiettivo di diffondere una nuova visione dell'agricoltura per rispondere alle sfide del futuro.

Rielaborazione FreshPlaza su fonte: www.weforum.org