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Francia: difficolta' per la stagione 2014/15 delle patate

A differenza dell'anno precedente, la stagione pataticola 2013/14 si è conclusa con prezzi bassi e offerta ampia; la campagna delle patate novelle inizia perciò all'insegna di condizioni piuttosto difficili.

Aumenti di superfici e produzione, ma prezzi bassi
La situazione di fine stagione ha causato problemi per la commercializzazione delle patate novelle, nonostante la loro disponibilità anticipata. Secondo l'associazione dei pataticoltori dell'Europa Occidentale (NEPG), c'è stato un aumento generale delle superfici a livello europeo, che ha raggiunto il 2,7% nei principali paesi produttori (Germania, Belgio, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi). In particolare, il Belgio ha registrato un +6,3% mentre la Francia ha segnato un +3,6%, con areali che hanno raggiunto 121mila ettari.

Rese e qualità eccezionalmente buone
I volumi raccolti hanno raggiunto la cifra record di 27 milioni di tonnellate: 3 milioni di tonnellate in più nei mercati dell'Europa occidentale rispetto al 2013, 1 milione in più solamente in Francia. I prezzi però sono estremamente bassi, quindi i produttori più deboli sono in difficoltà.

Colpiti tutti i segmenti
Il settore sta facendo il possibile per risolvere la situazione, anche ricercando sbocchi alternativi quali cibo per animali, aiuti alimentari e industria della fecola. Inoltre si è tentato di mantenere la quota di mercato della Francia nell'export.

Per quanto riguarda i consumi interni, la diminuzione dei prezzi al dettaglio non sta avendo effetto sul volume delle vendite in un mercato saturo. Tuttavia, i consumi nella stagione 2013/14 sono soddisfacenti rispetto agli ultimi cinque anni: i volumi sono stabili e i prezzi e il valore sono più alti del 12%. L'attività industriale è molto buona, ma i prezzi sul libero mercato sono tuttora sotto pressione e piuttosto bassi: tra 15 e 20 euro a tonnellata.

Teoricamente comunque, i produttori francesi sotto contratto con l'industria del trasformato non hanno di che preoccuparsi fintanto che manterranno quantità e qualità. Inoltre l'industria sta ricevendo quantitativi dal libero mercato che, in un contesto di sovrapproduzione, vuol dire che può acquistare alle condizioni che vuole.

La Francia è il principale esportatore di patate al mondo
L'Europa occidentale (Germania, Paesi Bassi, Belgio e Regno Unito) rappresenta il principale sbocco e assorbe il 30% dei volumi esportati. Tuttavia le vendite di patate francesi risultano più dinamiche in Europa meridionale (Spagna, Italia, Portogallo e Grecia).

La Spagna è diventato il cliente principale
Nella stagione 2013/14, la Francia ha beneficiato del fatto che la produzione tedesca fosse inferiore, e ha quindi potuto esportare di più in Italia ed Est Europa. Le esportazioni francesi sono aumentate del 47% verso l'Italia e di 3,5 volte verso i paesi dell'est. Nel 2014 le superfici sono rimaste pressoché uguali e la produttività è stata soddisfacente.

Gli operatori hanno fatto fatica a stabilire i prezzi e i produttori locali avevano fretta di commercializzare il prodotto. Fatta eccezione per le patate lavabili, si farà fatica a trovare sbocchi per l'export quest'anno: le patate non lavabili saranno in diretta competizione con il prodotto tedesco, di buona qualità e con costi di produzione inferiori. Ci sono poi da considerare gli effetti dell'embargo russo, in quanto c'è il rischio che le patate polacche, solitamente destinate al mercato russo, siano esportate.

Non si tratta di una situazione nuova; tuttavia le possibilità a breve termine sono poche e i mercati tradizionali non sono sufficienti a risolvere la questione. Alcuni paesi, come ad esempio i Paesi Bassi, si stanno espandendo verso l'Europa dell'Est, Africa e Caraibi.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: