"Solo un lungo e rigido inverno potra' salvare la stagione delle patate"

Due settimane fa sembra essersi registrata una piccola ripresa sul mercato delle patate, ma non è stato che un fuoco di paglia. L'export è risultato limitato mentre le spedizioni verso il Blocco Orientale e il Medio Oriente sembrano comunque andare avanti. "Sfortunatamente, siamo tornati ai livelli di quando abbiamo cominciato" sospira Jan van Luchene dell'azienda belga Bruwier Potatoes. "La domanda europea è particolarmente scarsa, in quanto tutti i paesi hanno una produzione propria più che sufficiente e offerta a basso costo".

Il clima gelido avrebbe dovuto risvegliare le esportazioni verso il Blocco Orientale. "Fino ad ora però quei paesi continuano a fare affidamento sulla produzione interna. In ogni caso, le gelate spingono il consumatore a non fidarsi più delle patate locali, in quanto scarseggiano i buoni impianti di stoccaggio", rivela Jan.

E a quanto pare i problemi legati allo stoccaggio di patate non si registrano solo sporadicamente. "Alcune nazioni hanno più grattacapi di altre. Per fortuna si tratta di una questione minima all'interno della nostra rete di produttori. Parte del raccolto andrà perso, quest'anno, ma i problemi di stoccaggio non saranno tanto gravi da determinare cambiamenti di mercato. La domanda è scarsa: questo è il vero guaio di quest'anno!" continua Jan.

Rispetto allo scorso anno, la differenza di prezzo è ampia. "Nel 2013 abbiamo raggiunto fino a 150 euro per tonnellata. In questa stagione la quotazione migliore si è fermata a 15 euro/ton. Ad ottobre si è registrato il 10% del prezzo della scorso stagione".

Jan è pessimista sul prosieguo della campagna. "Attualmente la quotazione di Belgapom è di 1,5 euro per 100 kg e credo che dovremo farci l'abitudine per i prossimi 3 o 4 mesi, poiché i volumi sono davvero enormi. La nostra salvezza sarebbe un lungo e rigido inverno. Solo allora potrebbe registrarsi un aumento delle quotazioni. Sul principale acquirente che potrebbe cambiare le sorti del mercato, cioè a Russia, sembra proprio che non si potrà fare affidamento in questa stagione".

Jan rivela che il consumo domestico non ha registrato alcuna grande ripresa. "E' possibile intravedere un leggero aumento nei consumi a causa dei prezzi bassi, ma non sufficiente a rivoluzionare il mercato".

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Jan van Luchene
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