"F.lli Torti: "Forte squilibrio tra domanda e offerta sul mercato di patate e cipolle"

Le operazioni di raccolta di patate e cipolle nel Nord Italia sono ormai terminate, anche se con non poche difficoltà, dovute principalmente a piogge e temporali frequenti. "Nei nostri areali di approvvigionamento, in particolare le aree vocate del Piemonte e della Lombardia - rivelano a FreshPlaza i responsabili dell'azienda F.lli Torti S.r.l - tutta la stagione colturale, per patate e cipolle, è risultata mediocre, non tanto in termini produttivi, ma in termini qualitativi poiché le condizioni meteorologiche instabili osservate nei mesi di luglio e agosto (mesi freschi e straordinariamente piovosi in tutto il Nord Italia) hanno determinato, dal punto di vista fitosanitario, un aumento del rischio di patologie fungine su tutte le colture orticole che, in alcuni casi, se non monitorate e controllate efficacemente, hanno compromesso la qualità stessa del raccolto con gravi danni ad alcune partite."

In generale, le patate e le cipolle stoccate nelle celle frigorifere dell'azienda F.lli Torti - in quantità comunque sufficiente per il fabbisogno di fornitura, sono per la maggior parte qualitativamente buone e confacenti ai capitolati e alle esigenze dei Clienti.

"Ricordiamo che tutti i nostri prodotti sono coltivati da produttori fidelizzati che adottano, ormai da parecchi anni, metodi di produzione integrata ed ecocompatibili che assicurano sanità e salubrità del prodotto. Ciò si aggiunge ad uno stoccaggio senza trattamenti chimici e un'attenta lavorazione, al fine di portare sulle tavole dei consumatori un prodotto finale buono di natura e perfetto da selezione."

Commercialmente, secondo i titolari dell'azienda sita in Molino dei Torti (AL), l'aspetto peggiore dell'annata risulta l'andamento di mercato, poiché, al consistente calo generalizzato dei consumi si contrappone un forte aumento dell'offerta (sia di patate che di cipolle): "Tale fenomeno è dovuto primariamente ad un aumento della superficie investita e delle rese e, secondariamente, all'embargo russo. Bisogna infatti considerare che una quota rilevante della produzione europea (soprattutto quella francese e tedesca) non può più affluire verso la Russia e risulta, quindi, destinata ad altri Paesi, come l'Italia, che subiscono la concorrenza dei colleghi esteri, visti costi di produzione nettamente inferiori ai nostri."

Il risultato è un forte squilibrio tra domanda e offerta, con conseguenze negative su tutta la filiera produttiva, dove i prezzi alla produzione (che sono di circa il 50% inferiori rispetto alla campagna precedente) non remunerano nemmeno i costi di coltivazione.

Secondo la F.lli Torti, quella attuale risulta una delle campagne più difficoltose degli ultimi anni.

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