Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Romagnoli e Marmocchi: gioco di squadra per evitare speculazioni e reagire alla crisi

Patate: la Borsa di Bologna fissa il primo acconto e da' fiducia ai produttori

"Esco soddisfatto dalla riunione di oggi (venerdì 19 settembre 2014, NdA). Ancora una volta il sistema emiliano-romagnolo, malgrado tutti i problemi contingenti, ha saputo fare squadra, con un atto coraggioso da parte degli operatori privati e cooperativi e di fiducia da parte delle organizzazioni agricole". Così Giulio Romagnoli, titolare dell'omonima azienda bolognese, ha commentato a FreshPlaza l'esito della Borsa Patate che il 19 settembre ha definito il prezzo di riferimento per la campagna 2014/15 al 15 settembre 2014.

Sebbene non siano ancora note le quantità complessive suddivise per categoria commerciale, i firmatari del Contratto Quadro (vale a dire i rappresentanti delle Organizzazioni di produttori, le imprese di trasformazione, distribuzione e commercializzazione) hanno stabilito il pagamento entro il 31 ottobre di un primo acconto ai produttori, fissato a un minimo garantito di 0,07 euro/kg del prodotto di prima categoria.



"Un segnale a garanzia del mondo agricolo, rispetto ai prezzi che sentiamo in Europa, che serve anche a ribadire come convenga muoversi lungo una filiera organizzata - continua Romagnoli - Sono prezzi anomali, come è stato anomalo anche aver lavorato lo scorso anno a 0,30 euro/kg senza avere marginalità. A difesa del prodotto, gli Accordi Quadro dovrebbero essere applicati in ogni regione, in linea con l'andamento di mercato, certo, ma evitando le speculazioni. E con tutti i soggetti coinvolti impegnati per fare il proprio meglio. Oggi questo segnale, grazie anche all'aiuto della Regione, l'Emilia-Romagna l'ha dato".

"Sul piano programmatico-politico - conclude Romagnoli - annate come questa insegnano che occorre dare vita a misure preventive, fondi di esercizio e riserve utili per affrontare con tempestività le crisi. Se l'Italia produce meno di quanto consuma, è perché paga ancora la sua disaggregazione e disorganizzazione".

In linea con Romagnoli, che è anche coordinatore della Commissione tecnica patate dell'associazione Fruitimprese, è Davide Marmocchi, titolare dell'azienda di lavorazione e commercializzazione Marmocchi Angiolino di Argenta, in provincia di Ferrara. "Anche questa volta abbiamo fatto sistema - dichiara a FreshPlaza - Ora serve che la Grande distribuzione organizzata non approfitti della situazione perché sugli scaffali i prezzi di vendita non risultano diminuiti nelle stesse proporzioni. L'esempio delle confezioni da 5 kg, che vanno per la maggiore, è emblematico: noi registriamo un calo dei prezzi fino al 40-50%, crollo che il consumatore finale assolutamente non avverte".

In base a quanto concordato in Borsa patate, il secondo acconto - che, se ci sarà, potrebbe anche essere di importo diverso - e il prezzo di riferimento del conto deposito saranno determinati entro il 15 dicembre 2014.