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Intervista a Gianni Amidei, presidente OI Pera, ed Elisa Macchi, direttore Cso

Campagna pere 2014: l'OI in anteprima a Macfrut con un convegno sui temi caldi

Il pomeriggio del 23 settembre 2014, in anteprima a Macfrut e con il coordinamento dell'OI-Organizzazione Interprofessionale Pera, i big dell'ortofrutta italiana si incontreranno per commentare la campagna pere appena iniziata e i temi caldi di questa stagione: dall'embargo russo ai nuovi mercati da esplorare, dai finanziamenti comunitari agli strumenti di sostegno per le OI contenuti nella nuova Pac-Politica agricola comunitaria. Una situazione complessa ma anche ricca di opportunità. (Clicca qui per scaricare la locandina con il programma.) FreshPlaza ne parla con Gianni Amidei, presidente OI Pera ed Elisa Macchi, direttore del Cso-Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara.

"Abbiamo deciso di fare il punto sulla situazione del comparto pere alla luce di un'annata che si prospetta piena di incognite ma anche con indicatori positivi in termini qualitativi – spiega a FreshPlaza Gianni Amidei (nella foto accanto), presidente dell'OI Pera - Dopo una campagna estiva decisamente catastrofica, la produzione di pere in termini quantitativi si prospetta infatti in linea con lo scorso anno".

"Il Convegno dell'OI a Macfrut – continua Amidei - sarà l'occasione per comprendere da dove si parte quest'anno, con una serie di informazioni davvero interessanti per gli operatori. In primo luogo, faremo il punto sui dati in nostro possesso e sulle più attuali tendenze in termini di export e consumi. Si parlerà di costi di produzione con l'Università di Bologna, mettendo a confronto la competitività italiana con altri Paesi concorrenti. Ma ascolteremo anche le indicazioni sul funzionamento dell'OI nazionale approfondendo le tematiche dell'erga omnes (cioè del rendere applicabili a tutti le regole recepite dai soci dell'OI, NdA), il vero punto di forza dell'OI. La Regione Emilia-Romagna fornirà invece le indicazioni più attuali sulla Pac e gli organismi interprofessionali. Probabilmente le conclusioni saranno a cura del Ministero delle Politiche agricole con tendenze e strategie attuali in Italia e in Europa, mentre la tavola rotonda con i commerciali delle principali imprese italiane indicherà al mondo produttivo le prospettive di questa campagna".

"L'offerta nazionale di pere stimata a fine luglio – dichiara da parte sua Elisa Macchi (nella foto a sinistra) direttore del Cso - è pari a 707.000 tonnellate, il 3% in meno rispetto al 2013 e il 9% in meno rispetto alla media degli ultimi anni. Ad oggi alcune varietà sono state interamente raccolte, mentre altre sono in fase finale. Dai primi dati si profila una produzione contraddistinta da buone pezzature, nettamente superiori all'anno passato. Per quanto riguarda gli altri paesi produttori, le indicazioni vedono Olanda e Belgio in crescita, così come il Portogallo, a fronte di una diminuzione della produzione di Spagna e Francia".

"Per questa annata – osserva Amidei - il problema sarà smuovere i consumi e tenere attiva la domanda di prodotto sia sul mercato nazionale che per l'export. Relativamente alla pera Abate, nel corso dell'estate l'OI pera – che non può commercializzare il prodotto, ma può assumere decisioni allo scopo di sostenere il mercato - ha deliberato di non immettere sul mercato del fresco i calibri inferiori a 60 (cfr. FreshPlaza del 25/08/2014). Un tale potere decisionale, come anche promuovere i consumi in Italia e all'estero - favorendo la conoscenza delle pere anche su target di consumatori normalmente poco attenti – sono tra le principali potenzialità offerte dall'OI".

Intanto, i consumi…
"Purtroppo - rivela Macchi - i dati sui consumi non sono confortanti; la pera, fino al 2013, è rimasta tra i prodotti più in sofferenza sul mercato interno, che comunque assorbe la maggior parte dell'offerta. Nel 2013 gli acquisti al dettaglio delle famiglie italiane hanno segnato un 10% in meno rispetto all'anno precedente. Una nota positiva, però, arriva proprio dal 2014: da gennaio a luglio gli acquisti di pere hanno infatti segnato un +1% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato e speriamo che questo segnale si riveli un sospirato cambio di tendenza".


"In tal senso – aggiunge Amidei – l'OI sta lavorando per incrementare i consumi e trovare sbocchi commerciali su nuovi mercati. Quest'anno ci concentreremo sul mercato statunitense che è estremamente interessante e da presidiare per il segmento pera. La seconda settimana di ottobre partirà il primo container di pere dall'Italia e speriamo che sia l'inizio di una campagna interessante per noi. Sempre negli Stati Uniti, a novembre, organizzeremo un'iniziativa di comunicazione e promozione a sostegno della pera Abate all'interno del punto vendita Eataly di New York. In concomitanza con queste iniziative, però, continueremo a spingere il più possibile la pera su tutti i mercati d'Europa".

I progetti Cso per far conoscere la pere e gli altri frutti invernali
"Il Cso – illustra Macchi - ha in programma una serie di progetti riguardanti le pere e l'altra frutta invernale su tutti i mercati europei. Innanzitutto Fruitness, il progetto finanziato dai soci Cso e indirizzato a Regno Unito, Germania, Polonia, Danimarca, Svezia con il quale avremo a disposizione un budget consistente per la Grande distribuzione organizzata da spendere nel 2014 e 2015. Stiamo inoltre programmando una serie di importanti iniziative durante la manifestazione Fruit Logistica a Berlino, dove vogliamo coinvolgere i buyer internazionali con un evento dedicato alla pera Abate".

La regina delle pere sarà anche protagonista nell'ambito del progetto europeo multi paese Dop e Igp che interessa anche Radicchio di Treviso e Pesca e Nettarina di Romagna. "La campagna 2014 partirà a Ferrara, capitale europea della pera, con una serie di eventi in occasione del Festival di Internazionale, dal 3 al 5 ottobre 2014 – rivela Macchi - Un appuntamento con i più qualificati giornalisti d'Europa e ospiti d'eccezione come il premier Matteo Renzi, annunciato per il 3 ottobre, o la presidente della Camera Laura Boldrini, presente il giorno successivo. La nostra scommessa sarà quella di fare assaggiare le pere Abate Fetel a giornalisti e autorità puntando i riflettori su un prodotto che soffre molto dell'anonimato d'immagine con cui è presentato nei reparti ortofrutta o nei negozi specializzati".

"Dopo un'estate nei punti vendita della Gdo con l'accoppiata vincente ortofrutta/salute e benessere – conclude il direttore del Cso - proseguiremo nell'ambito del progetto Ortofrutta d'Italia con la frutta autunno-invernale. Già da metà ottobre riprendono le iniziative in-store con i medici dell'Università di Bologna. Senza dimenticare infine l'IKO, l'International Kiwifruit Organization, evento al quale il Cso parteciperà presentando i dati italiani e coordinando le informazioni provenienti da tutto il mondo".