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Tra gli otto cibi piu' sostenibili che salverebbero il mondo, ben cinque sono ortofrutticoli

Le nostre scelte in termini di cibo possono avere un impatto significativo sulla salute del pianeta e sulla sua capacità di continuare a produrre alimenti destinati a una popolazione in crescita. Optare anche solo per uno o due cambiamenti del proprio stile di vita fa una grande la differenza. Prendiamo in esame ad esempio la questione inquinamento: se solo l'1% della popolazione diminuisse il consumo di carne di una porzione al giorno, ci risparmieremmo milioni di rifiuti e conserveremmo ingenti quantità di risorse idriche.

La sostenibilità ha attirato tardi l'attenzione del mondo alimentare. I cibi sostenibili sono quelli che vengono coltivati in maniera etica e secondo una responsabilità ambientale, cioè alimenti buoni per l'uomo e l'ambiente e che vengono prodotti nel rispetto dei lavoratori agricoli e degli animali. Poiché si cominciano a comprendere pienamente le conseguenze a lungo termine di un ampio sistema alimentare industriale, un numero maggiore di consumatori cerca delle opzioni sostenibili: cibi biologici, alimenti prodotti localmente, produzione stagionale. La scelta di queste opzioni è un modo semplice di mangiare in maniera più sostenibile.



L'ortofrutta ad esempio tende ad essere più sostenibile della controparte animale (cfr. FreshPlaza del 18/04/2014). Mangiare carne infatti implica la coltivazione del foraggio per alimentare gli animali, l'utilizzo di un quantitativo maggiore di acqua, più rifiuti ed elevate emissioni di gas serra. Ridurre, quindi, il consumo di carne, o meglio ancora diventare vegetariani o vegani, è un'altra alternativa per promuovere un sistema alimentare più sostenibile (cfr. FreshPlaza del 02/07/2014).

C'è tutta una serie di fattori che determina quanto eco-friendly sia un determinato alimento. Nella Top-8 dei cibi più sostenibili, accanto a sardine, cioccolato equosolidale e gelato, troviamo ben 5 prodotti appartenenti al settore ortofrutticolo:
  1. Patate - non richiedono più acqua degli altri alimenti in fase di coltivazione e producono naturalmente delle sostanze che contrastano parassiti e malattie, riducendo enormemente l'uso di agrofarmaci.
  2. Mele - per essere coltivate non hanno bisogno di molta acqua ma nel controllo dei parassiti possono diventare altamente non sostenibili. Perciò meglio optare per le varianti biologiche, a produzione integrata, locali e stagionali.
  3. Piselli - se vengono coltivati localmente, acquistateli. I piselli possono essere prodotti con meno fertilizzante sintetico rispetto ad altri alimenti e producono azoto, che promuove la salubrità del terreno.
  4. Fagioli - sostituire alcune delle proteine animali con i fagioli può avere un impatto positivo sull'ambiente. Un valore aggiunto è che i fagioli secchi hanno una lunga conservabilità, che si traduce in minor scarto.
  5. Broccoli - come le patate, i broccoli richiedono uno scarso utilizzo di agrofarmaci per contrastare eventuali parassiti. Producono, addirittura, sostanze completamente naturali analoghe ad una classe di efficaci agrofarmaci industriali.
Elaborazione FreshPlaza su fonte thedailymeal.com