Turchia: prezzi stellari per le nocciole
Questa situazione ha conseguenze piuttosto gravi in uno dei settori dell'industria che probabilmente apprezziamo di più, quella dolciaria. Ci sono nocciole in quasi ogni snack presente al supermercato e in moltissimi tipi di barrette di cioccolato. La nocciola è uno degli ingredienti fondamentali della Nutella Ferrero.
Le gelate sono avvenute in Turchia ad aprile e hanno portato subito ad un aumento del prezzo delle nocciole, quando si è diffuso il timore che la produzione di quest'anno potesse essere stata danneggiata: la Turchia, da sola, fornisce il 70% della produzione mondiale di nocciole.
Nelle ultime settimane è iniziata la raccolta e gli agricoltori hanno potuto cominciare a esaminare i danni: i prezzi si sono leggermente abbassati, ma sono rimasti intorno a livelli record. Al momento le cifre dei danni sono solo delle stime: pare che la produzione di nocciole subirà un crollo di un terzo, dalle 800.000 tonnellate del 2013 a circa 520.000 tonnellate. È difficile prevedere l'entità dei danni prima della fine della stagione di raccolta, a ottobre.
Al momento un chilo di nocciole costa poco meno di 6 euro, rispetto ai 3,5 di inizio anno. Questo aumento dei prezzi sarà un grosso problema da gestire sia per i grossisti che acquistano le nocciole in Turchia, sia per le grandi aziende dolciarie che le comprano dai grossisti e che ora devono cercare di far rimanere i costi delle nocciole entro i budget previsti per gli acquisti di materie prime.
Ferrero – la società di Alba, in Piemonte, che tra le altre cose produce la Nutella – è il più grande acquirente di nocciole al mondo e quindi è molto esposta a questa crisi. Un mese fa Ferrero ha annunciato l'acquisto di Oltan, una delle più grandi società turche nel settore delle nocciole, con un fatturato di circa 400 milioni di euro l'anno: una mossa con cui Ferrero ha cercato di proteggere la sua fornitura (vedi notizia su FreshPlaza del 18/07/2014).
Fonte: ICE ISTANBUL