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Prevista gia' oggi la consegna alla Commissione dei dati e degli elementi necessari

Crisi pesche e nettarine: Bruxelles accelera i tempi per una decisione

La Commissione europea si pronuncerà presto per attivarestrumenti anticrisi in seguito alla caduta dei prezzi di pesche e nettarine. E' quanto è emerso dal Comitato di gestione che ieri, 16 luglio 2014, ha discusso la difficile situazione di mercato della frutta estiva.

Bruxelles ha infatti richiesto agli Stati membri le informazioni più recenti per raccogliere ed esaminare tutti i dati a disposizione e prendere decisioni in tempi rapidi.



"Oltre alle misure che gli Stati membri potranno attivare attraverso i programmi operativi delle Organizzazioni dei produttori (Op) per la gestione delle crisi - ha sottolineato Paolo De Castro, europarlamentare Pd e coordinatore S&D della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo - la Commissione valuterà ulteriori azioni di sostegno per i settori interessati".

"Gli Stati membri - ha aggiunto De Castro - dovranno però fornire tutti i dati e gli elementi di analisi necessari per consentire alla stessa Commissione di avere un quadro chiaro e definito per accertare cause ed effetti del calo dei prezzi e per mettere rapidamente in campo le misure di sostegno necessarie".

"E' positiva l'apertura registrata da parte della Commissione UE - ha detto Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative - Voglio manifestare il mio apprezzamento per il lavoro svolto dal ministro Martina e dalla sua struttura per cercare di attivare queste misure - mai attuate prima - in un percorso tutto da verificare".

"I tempi si prospettano brevi - ha concluso Vernocchi - visto che già domani (oggi per chi legge, NdA) le informazioni richieste saranno consegnate alla Commissione".

Secondo le rappresentanze agricole di Francia, Spagna e Italia, l'eccezionalità di una campagna di commercializzazione pesche e nettarine disastrosa già dalle prime settimane di raccolta meritava una reazione tempestiva da parte della Commissione europea, come previsto dall'articolo 219 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 (cfr. FreshPlaza del 14/07/2014).

In sostanza la richiesta era di attivare la procedura che consente alle Op il ritiro del prodotto dal mercato dietro il corrispettivo di un contributo. Si tratta di uno strumento che l'Unione europea ha previsto per fare fronte a "gravi turbative del mercato", come sta appunto avvenendo nel caso delle pesche.

Tra i Paesi produttori europei, l'Italia ha subito una caduta sostanziale delle quotazioni, con un crollo di quasi il 40%. Anche la Spagna ha subito un'importante contrazione dei prezzi (meno grave dell'Italia), mentre per Francia e Grecia il calo sarebbe limitato.