"C'è troppo prodotto, le temperature non sono adeguate ai consumi e, soprattutto, non c'è dialogo tra i produttori". E' drastico Ettore Cagna (in foto), presidente dell'Agricola Don Camillo, quando parla con FreshPlaza del preoccupante andamento della campagna di commercializzazione dei meloni, in Italia e in Europa."Le grandinate e le piogge hanno favorito lo sviluppo della peronospora, che riduce il contenuto di zuccheri - continua Cagna - ma, soprattutto, tra noi produttori manca confronto, programmazione e regole che permetterebbero di affrontare la crisi con maggior coesione".
"Per l'emergenza pesche e nettarine, il comitato misto Italia-Francia-Spagna (vedi articolo correlato) proporrà a Bruxelles l'adozione di misure urgenti di ritiro del prodotto di calibro più piccolo e di minor qualità, per favorire tutti i produttori. Nel caso del melone, il Comitato di prodotto che coordino cosa dovrebbe chiedere? E per chi? C'è troppa disaggregazione!".
Secondo Ettore Cagna sono però le angurie il prodotto estivo che sta risentendo maggiormente del calo dei consumi; anche la domanda dai paesi del Nord Europa è infatti ridotta al minimo.
"E quando vanno male le angurie - conclude Cagna - anche le baby angurie, che pure erano partite molto forte, di riflesso sono in decisa flessione".
Nel 2013 Agricola Don Camillo, che è associata alla OP Asipo, ha commercializzato 24.000 tonnellate di meloni, oltre 7.000 di angurie e 6.000 di mini angurie. Il mercato italiano rappresenta ancora la destinazione principale, ma il mercato estero è in costante espansione per l'azienda.
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