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Giappone: a Fukushima cresce l'insalata piu' tecnologica del mondo

I giganti giapponesi dell'elettronica si danno alla verdura: insalata e spinaci coltivati non nei campi ma in serre ermeticamente chiuse, quasi completamente sterili ed altamente tecnologiche. Due delle tre fabbriche di verdura si trovano in prossimità di Fukushima; le gestiscono Panasonic e Fujitsu, che da pochi giorni hanno cominciato a vendere i loro ortaggi presentandoli come "salutari" e cresciuti in ambienti "puliti". In Giappone è considerato antipatriottico parlare delle conseguenze del disastro nucleare, ma il riferimento implicito è chiarissimo. Infine ieri Toshiba ha annunciato che metterà su anch'essa una fabbrica di insalata in ambiente controllato a Yokosuka, che si trova a circa 280 chilometri da Fukushima.



La Toshiba è un gigante multinazionale dei dispositivi elettronici ad alta tecnologia ed è coinvolta anche nella produzione di reattori nucleari. Sta iniziando a realizzare una struttura in cui l'insalata crescerà in un ambiente quasi sterile, con luce artificiale, umidità e temperatura controllate e con il minimo intervento umano. Mira a creare condizioni idonee a far sì che i suoi prodotti abbiano un alto contenuto di salutari polifenoli e vitamina C; prevede anche di costruire una seconda industria di verdure fuori dal Giappone.

Abitualmente Fujitsu si dedica a server, computer, software, schermi al plasma. Ma una decina di giorni fa ha cominciato a vendere la sua lattuga fabbricata ad Aizu-Wakamatsu, nella prefettura di Fukushima: di nuovo, luce artificiale, ambiente ermeticamente chiuso e quasi sterile, niente pesticidi, basso contenuto di sodio e di azoto. Per questo, dice l'azienda, si tratta di un'insalata particolarmente adatta a chi ha problemi renali e ai bambini. I prezzi sono conseguentemente alti: 90 grammi costano 450-500 yen, ossia circa 3,25-3,60 euro.

E poi c'è la Panasonic, che dall'elettronica di consumo (suo storico campo di battaglia) è passata agli spinaci e – di nuovo – all'insalata. L'ha messa in vendita dal primo aprile, giorno in cui inizia l'anno fiscale giapponese. Gli ortaggi crescono proprio nella città di Fukushima, in una serra automatizzata ricavata da una fabbrica in cui si producevano macchine fotografiche.
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