Il Comitato speciale Agricoltura (SCA) sarà dettagliatamente informato su questo accordo e verrà invitato ad approvare il testo finale di compromesso. Successivamente, la proposta sarà presentata al Parlamento europeo per una votazione in sessione plenaria in prima lettura, e poi al Consiglio per l'attuazione.
Le misure dovrebbero seguire una strategia atta a individuare le priorità sui mercati e quali prodotti o messaggi porre in evidenza. Poiché la riforma PAC incoraggia i produttori a organizzarsi tra di loro, il progetto sarà aperto a nuovi beneficiari, quali le organizzazioni di produttori. Verranno stabilite delle linee guida rigorose per quanto riguarda le possibilità di menzionare l'origine o la marca dei prodotti.
La proposta di regolamentazione prevede, inoltre, lo sviluppo di nuovi servizi di supporto tecnico per le parti interessate, favorendo lo scambio di informazioni sulle misure di diffusione e promozione o sulle buone pratiche, consentendo loro di sviluppare le proprie competenze. Essa mira inoltre a semplificare la gestione della politica di informazione e di promozione. La gestione diretta di programmi multinazionali faciliterà la loro istituzione e attuazione.
Rispetto alla situazione attuale, ci sarà un graduale ma significativo aumento del budget stanziato per le misure sulla diffusione di informazioni e sulla promozione dei prodotti agricoli (da 61,5 milioni di euro inseriti nel bilancio 2013 a 200 milioni di euro nel 2020).
Il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione hanno concordato ad referendum su:
- i prodotti passibili di aiuti;
- l'inclusione di programmi quadro nazionali di qualità;
- l'indicazione di specifici marchi (possibile solo a determinate condizioni)
- l'inserimento di nuove organizzazioni nel range dei beneficiari;
- il coinvolgimento degli Stati membri nei programmi di promozione;
- le misure di finanziamento.
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