Da queste esperienze sono state realizzate nuove macchine che, ad un migliore utilizzo, abbinano una riduzione dei consumi e una maggiore efficacia degli interventi.
L’applicazione di questa tecnica ha consentito brillanti risultati, ad esempio su colture di asparagi, carote e, non da ultimo, patata sia per l’essiccazione della foglia che per ridurre i rischi di attacco da Tignola. Queste macchine, inoltre, si stanno dimostrando un ottimo mezzo per la riduzione degli inoculi di alcuni importanti patogeni dei frutteti e del vigneto.
"L'esperienza delle officine Mingozzi - afferma Luciano Trentini che da anni segue l'evoluzione di queste apparecchiature - ha permesso di risolvere importanti problemi nella lotta alle patologie fungine nelle coltivazioni destinate sia alla quarta gamma che agli ortaggi in genere, coltivati in serra oppure in pieno campo. La razionalizzazione delle tecniche di produzione e, specificamente, quella della difesa fitosanitaria è ottenibile anche attraverso la riduzione del numero di trattamenti, operazioni queste che presentano il maggior impatto ambientale".
Il nuovo filone della frutticoltura e della viticoltura richiede, infatti, un deciso passo avanti nella applicazione delle tecniche a basso impatto ambientale, diventate elemento fondamentale per ridurre i rischi da residui di agrofarmaci. L’applicazione di questa tecnologia consente di ottenere un costo/ettaro economicamente sostenibile e vantaggioso per quelle imprese che praticano agricoltura biologica o lotta integrata. Questa tecnica può dare oggi un contributo importante alla qualità dell’ortofrutta che consumiamo nel rispetto dell’ambiente.
Officine Mingozzi Natale vi aspetta a Macfrut 2012, Padiglione G, Stand 128.
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