L'Associazione di produttori della Pera Rocha (ANP), che gestisce e tutela la Denominazione di Origine Protetta (DOP) "Pera Rocha do Oeste", ha reso note le proiezioni aggiornate sulla stagione appena terminata.Le cifre risultano leggermente minori rispetto a quanto stimato da Prognosfruit. Il raccolto ha raggiunto un volume pari a 167.509 tonnellate per quanto riguarda la varietà Rocha (includendo la quota di 95.480 ton dei produttori associati) e, secondo la ANP, ciò rappresenta un livello molto buono.
Il volume raccolto di altre varietà ammonta a circa 4.300 ton. Le esportazioni durante il periodo 4 agosto-11 ottobre 2008 hanno raggiunto le 12.400 ton. Di queste, il 47% è andato al mercato inglese, il 17% a quello brasiliano e il 13% a quello francese.Le pere Rocha hanno una forma e un gusto molto apprezzato dai consumatori e presentano un'ottima shelf-life, che ben si adatta a ogni tipo di sistema di distribuzione. La loro colorazione giallo-verde ne favorisce inoltre il consumo, in quanto le fa spiccare rispetto ad altre varietà.
La Denominazione di Origine Protetta conferisce a questa pera un sapore tutto speciale, poiché ha tutta una tradizione alle sue spalle. Nel 1836, Pedro AntónioRocha cominciò a produrla nella sua azienda agricola, situata nella regione del Sintra, in Portogallo. Al giorno d'oggi, la produzione è diversificata geograficamente nell'area occidentale del Portogallo con circa 10.000 ettari.La quota di mercato è dominata, con un 70%, dal consumo nazionale ma le esportazioni giocano sempre più un ruolo importante, come si evince dalla commercializzazione in Brasile e Inghilterra. Al momento, la ANP guarda a nuovi sbocchi commerciali nei paesi dell'Europa orientale, principalmente Russia, oltre a consolidare i rapporti con Canada e altri paesi dell'Europa occidentale.
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