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Angurie e meloni gialli: crollano i prezzi, per la prossima campagna si pensa a ridurre gli areali

Crollo verticale dei prezzi di vendita delle angurie e dei meloni gialli in provincia di Lecce, Brindisi e Taranto, a causa delle importazioni massicce di prodotto straniero, soprattutto da Egitto, Tunisia, Spagna e Grecia e delle conseguenti distorsioni del mercato. La denuncia è di Coldiretti Puglia, secondo la quale le aziende agricole non riuscirebbero neppure a coprire i costi di produzione. A questo andrebbe aggiunto il maltempo che si sta abbattendo sul nord Italia (vedi ad esempio in Emilia-Romagna) e che raffredda i consumi di frutta stagionale.


Che la situazione non fosse rosea per le angurie del Salento, in particolare, lo avevamo già scritto (cfr. FreshPlaza del 12/07/2018). Ora, le quotazioni di angurie e meloni gialli sono crollate vertiginosamente anche nelle province di Brindisi e Taranto.

Il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ha dichiarato: "Il mercato è al tracollo, con le angurie pagate in campagna a 5 o 6 centesimi al chilo e i meloni gialli che non superano i 20 centesimi. Gli agricoltori non si vedono neppure riconosciuti i costi di produzione e, in alcuni casi, non è conveniente raccogliere, mentre i prezzi di vendita al consumo subiscono la solita decuplicazione a danno dei consumatori".

Un produttore della provincia di Taranto conferma a FreshPlaza: "E' un'annata non proprio delle migliori, per le angurie. Quelle di calibro più grande ottengono prezzi da fame. La Grande distribuzione vuol pagare pochissimi centesimi. Se per la tipologia grande/allungata è sempre più difficile una commercializzazione favorevole, leggermente meglio performano le mini-angurie".

"I giochi sono ormai fatti e la campagna, che durerà fino a fine agosto per noi, dovrebbe terminare così. Parecchia merce si sta bruciando nei campi per via del caldo eccessivo (prima del repentino cambiamento climatico registrato tra domenica 22 e lunedì 23 luglio, vedi notizia, ndr) e non si raccoglie neanche. Speriamo in un piccolo risveglio, ma le condizioni meteo poco favorevoli in Europa e in Nord Italia non facilitano i consumi. Per il prossimo anno è inutile produrre tanto; gli areali subiranno un forte ridimensionamento. Anche in considerazione della merce estera, soprattutto spagnola, che si riversa sui nostri mercati".


Nelle principali catene della Grande distribuzione organizzata italiana, si trovano promozioni per le angurie baby, in particolare, che vanno da 0,45 a 0,99 euro/kg.

All'ingrosso, sulla piazza di Torino, il 23 luglio 2018 i prezzi prevalenti per l'anguria di calibro 12-16 kg andavano da 0,28 euro (rinfusa in bins) a 0,36 euro (monostrato); la baby anguria in monostrato mostrava una quotazione di 0,55 euro. Per quanto riguarda i meloni, i gialli invernali da 1250-1600 grammi in monostrato segnavano un prezzo prevalente di 0,65 euro. Sulla piazza di Roma, le ultime rilevazioni del 22 luglio 2018 hanno mostrato prezzi prevalenti di 0,12 euro (rinfusa in bins) e 0,40 euro (monostrato) per l'anguria di calibro 12-16 kg mentre 0,80 euro per la baby anguria in monostrato. Per quanto riguarda i meloni, i gialli invernali da 1250-1600 grammi in monostrato hanno registrato un prezzo prevalente di 0,80 euro.