"Abbiamo avuto un inizio molto difficile a causa del ritardo nella raccolta e della qualità più bassa nelle varietà più precoci, dovuta principalmente all'impatto del clima, soprattutto per quanto riguarda pesche e ciliegie". A sostenerlo è Miguel Ángel Gómez, direttore di Afruex, l'Associazione dei frutticoltori di Estremadura.
Mentre la Spagna è rimasta indietro in termini generali, altri Paesi più a nord in Europa hanno sperimentato la situazione opposta. "Quest'anno il clima è stato molto caldo e secco in Nord Europa, mentre da noi ha fatto freddo - ha continuato Miguel - Anche se i volumi non sono grandi, le produzioni di drupacee dall'Europa centrale e settentrionale sono arrivate prima e questo ha comportato una competizione maggiore per noi".
"Al momento, anche se i raccolti sono ancora in ritardo, almeno la qualità è tornata a un livello ideale. I prezzi sono più alti di quelli dell'anno scorso, ma dovremo aspettare la fine della campagna per vedere se riusciranno a compensare la mancanza di volumi e le perdite causate da problemi di qualità nelle varietà precoci".
Secondo il direttore di Afruex, il netto calo dei volumi di susine avrà un impatto negativo sulle esportazioni per alcuni dei nuovi mercati d'oltremare, come quello cinese. "Cercheremo di conservare tutte le destinazioni che abbiamo, costi quel che costi, anche se le spedizioni verso Paesi come la Cina quest'anno saranno probabilmente più limitate".
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