Binard ha sottolineato come le esportazioni di prodotti ortofrutticoli dai 27 paesi membri dell'Unione Europea alla Russia siano rapidamente cresciute nel corso degli ultimi anni, contrariamente ad una certa stasi per i volumi di frutta e verdura che l'UE-27 esporta verso altre destinazioni (vedi Grafici 1, 2 e 3).
Grafico 1 - Andamento delle esportazioni di frutta e verdura dallaUE-27 alla Russia (in tonnellate) - Clicca qui per un ingrandimento delgrafico
Grafico 2 - Andamento delle esportazioni di frutta dalla UE-27 (in ton) per paese di destinazione - Clicca qui per un ingrandimento del grafico
Grafico 3 - Andamento delle esportazioni di verdura dalla UE-27 (in ton) per paese di destinazione - Clicca qui per un ingrandimento del grafico
I principali paesi europei che esportano frutta in Russia sono: Polonia/Lituania, Belgio, Olanda, Spagna e Italia (vedi Grafico 4), mentre per quanto riguarda l'export di verdura e ortaggi, i Paesi Bassi fanno la parte del leone, con una quota di mercato pari a ben il 66% (vedi Grafico 5).
Dall'analisi dell'andamento delle esportazioni per singolo prodotto frutticolo, emerge che mele e pere sono stati decisamente i protagonisti dell'export europeo verso la Russia (vedi Grafico 6).
Grafico 6 - Evoluzione delle esportazioni (in ton) per singolo prodotto frutticolo - Clicca qui per un ingrandimento del grafico
Il problema degli MRL
Tra le problematiche che possono minacciare un ulteriore andamento positivo delle esportazioni verso la Russia, Philippe Binard ha posto l'accento sul problema della significativa differenza tra UE e Russia relativamente ai limiti minimi ammessi per i residui di pesticidi (MRL - Maximum Residue Limits).
Tra gennaio e aprile 2008, per esempio, le autorità russe per la sicurezza alimentare hanno inviato rapporti nei quali si segnalano numerose violazioni dei limiti di legge. I prodotti ortofrutticoli più contestati sono stati: cavolo cinese, cavolo cappuccio, mele, sedano, porri, carote, mandarini, cetrioli e lattuga.
I principali paesi europei risultati trasgressori rispetto ai limiti MRL imposti dalla Russia sono stati: Paesi Bassi, Ungheria, Grecia, Spagna, Germania e Polonia.
Nella foto qui sotto: Philippe Binard (delegato generale di Freshfel Europa)