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I possibili scenari che emergono dall'acquisizione di Atlanta AG da parte di Univeg

Qualche giorno fa, Chiquita ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la cessione alla multinazionale belga Univeg dell'intero pacchetto azionario di controllo fino a quel momento detenuto nella sua sussidiaria tedesca Atlanta (vedi articolo correlato).

Nel 2007, Atlanta aveva generato un fatturato di 950 milioni di euro in 17 sedi sparse tra Germania e Austria e agenzie in Francia, Spagna, Ungheria e Italia. Dal 2000 Univeg ha mostrando una forte impostazione espansiva, annoverando fino ad ora le integrazioni con Bocchi, Seald Sweet, Katopé e Agrisol. Prima dell'acquisizione di Atlanta, Univeg era già presente in 23 paesi, per un fatturato annuo di 2,2 miliardi di euro.

La chiave del successo dell'accordo tra Chiquita e Univeg sta nell'aver deciso di condividere una strategia di lungo termine, nella quale Atlanta continuerà a lavorare come "fornitore preferito" di Chiquita nelle operazioni di maturazione delle banane e di servizi di distribuzione in Germania e Austria. Fattore questo che, date le numerose sovrapposizioni operative tra Univeg e Atlanta, potrebbe da solo giustificare l'acquisizione.

Si profila un nuovo colosso nel settore delle banane
Non ci sarebbe da sorprendersi, dunque, se Univeg dovesse emergere in breve tempo come un colosso del settore bananicolo. Sebbene infatti l'ordine di grandezza del contratto di "supporto" alle attività di Chiquita detenuto da Atlanta non sia stato reso noto, i quantitativi movimentati faranno aumentare considerevolmente i volumi di banane attualmente lavorati e provenienti in parte dal Suriname - attraverso la controllata di Univeg (Agrisol) - e in parte dall'Ecuador tramite Noboa/Bonita.

Se sommiamo a questo scenario anche la probabilissima vittoria da parte di Univeg nella gara all'acquisto dei diritti dell'industria delle banane in Suriname, l'ulteriore espansione di Univeg in questo business sarà certamente inevitabile.

Quale sia l'effetto della vendita di Atlanta per Chiquita rimane tutto da vedere: sarà certamente interessante vedere cosa farà la compagnia quando avrà dimostrato a se stessa e a Wall Street di aver risolto il problema dei debiti e di aver rinsaldato nuovamente le sue fondamenta.

Univeg diventa leader di mercato in Europa
Quel che per ora è certo è che, mediante l'acquisizione di Atlanta AG, Univeg è in un sol colpo diventata il più grande gruppo commerciale d'Europa. Secondo le stime, il fatturato annuo dovrebbe aumentare a 3,1 miliardi di euro, superando così la compagnia Total Produce, la quale ha realizzato l'anno scorso un fatturato di 2,4 miliardi di euro. (Nella foto qui accanto Hein Deprez, top manager del Gruppo Univeg).

Il parere di Frugi Venta (Olanda)
Willem Baljeu (nella foto), a capo dell'olandese Frugi Venta, prevede che l'acquisizione di Atlanta da parte di Univeg comporterà notevoli cambiamenti nello scenario ortofrutticolo europeo: "Bocchi, una delle branche del Gruppo Univeg detiene una forte posizione sul mercato tedesco e lo stesso può dirsi per Atlanta. La recente acquisizione preoccupa il commercio olandese e tutti aspettano di vedere se le due aziende manterranno gli stessi fornitori".