Grandinata nel Crotonese: disastro di proporzioni enormi
Come riferisce a FreshPlaza Giuseppe Mesoraca dell'omonima azienda di Rocca di Neto: "In un'area molto fertile, vicinissima al mar Ionio e facente parte dei comuni di Strongoli e Rocca di Neto, sono stati distrutti, interamente, campi in stato avanzato di angurie, mini angurie, pomodori, meloni e vigneti. Inoltre, oltre alla grandine, si è verificato anche un turbine di forte vento in queste zone che ha contribuito alla distruzione delle colture suddette."
"A mio parere - continua Giuseppe - l'area interessata sarà più o meno pari a 200-300 ettari, di cui circa 100-150 investiti nelle colture specializzate sopra citate. La restante parte è coltivata a cereali (grano duro) pronto per essere raccolto. Spostandoci poi verso ovest, i danni sono stati di lieve entità sempre per le medesime colture specializzate: qualche rametto, e qualche frutticino distrutto."
Secondo il produttore, nel prosieguo della campagna, si conterà la perdita di questi 100-150 ha di anguria, pomodori, meloni e vigneti.
Anche Iolanda Turrà, che proprio il giorno della grandinata si dichiarava fiduciosa sulla stagione delle angurie (vedi notizia su FreshPlaza del 5/06/2013), ci ha riferito: "Si è trattato di un fenomeno compromettente e dannoso. Abbiamo aziende dislocate in diversi punti, finora 10 ettari sono andati completamente distrutti. Dopo una pioggia iniziale verso le 17, si è verificata una grandinata di circa 30 minuti, con chicchi molto grossi. L'ottimismo sulla stagione delle angurie ha traballato un po' il giorno della grandinata, in quanto i danni sono stati ingenti."
Michele Benincasa della società cooperativa Agrogens di Crotone ha, inoltre, dichiarato: "Abbiamo incaricato i nostri tecnici agronomi di verificare i danni causati dalla grandine. Sono in corso perciò dei sopralluoghi. Dove è passata la grandine sono andate distrutte interamente le colture e, come spesso succede, i chicchi hanno colpito a macchia di leopardo. Si è trattato di un fenomeno durato poco, ma dall'effetto devastante: i chicchi erano grossi e la grandinata è stata intensa. Siamo preoccupati per quei soci che hanno perduto buona parte del pomodoro e delle angurie. Infatti le colture che ci riguardano, in particolare, sono pomodori, angurie e qualche piccola coltivazione di fragole."
La Provincia di Crotone ha immediatamente convocato il tavolo di crisi. La riunione, presieduta dal presidente Stano Zurlo, si è tenuta nella sala Giunta dell'Ente intermedio alla presenza del Consigliere delegato all'Agricoltura Umberto Lorecchio, dell'assessore Domenico Spataro, del dirigente Antonio Leto e del Capo di Gabinetto Dionisio Gallo. All’incontro hanno partecipato i sindaci dei comuni interessati alla calamità ed i rappresentanti di Confagricoltura, Cia e Coldiretti.
"L'Amministrazione provinciale - hanno sostenuto il presidente Zurlo ed il consigliere Lorecchio - metterà in campo tutte le procedure, che attengono alle nostre competenze, per cercare di ottenere un risarcimento. Per questi motivi chiederemo la dichiarazione dello stato di calamità. Di quanto avvenuto sono stati informati la Regione Calabria, la Protezione Civile ed il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali."
"Già da una prima ricognizione effettuata direttamente sui campi - concludono il presidente Zurlo ed il consigliere Lorecchio - i danni sono ingenti".
Fonti: Redazione FreshPlaza / varie