"Il clima è stato grossomodo come gli altri anni, si è registrata qualche giornata con temperature elevate che abbiamo compensato con l'irrigazione dai nostri pozzi" dichiara Giorgio. "Il principale problema che abbiamo avuto è stata invece una grandinata alla fine di luglio, dunque fuori stagione e mai verificatasi prima a memoria d'uomo: chicchi di grandine grandi come noci che hanno devastato la produzione agrumicola almeno del 50%".
Sopra e sotto: foto del prodotto danneggiato.
"Dopo il danno subito, abbiamo registrato un calo nel prezzo offerto ai produttori, perché quando i frutti sono danneggiati, aumenta poi nella lavorazione il costo di manodopera per scartare il prodotto non commercializzabile - continua Giorgio - Da produttore vedo comunque che, malgrado l'annata particolare, il prodotto viene raccolto senza interruzioni, ciò vuol dire che il mercato procede bene e velocemente".
Secondo il produttore siciliano, i prezzi dei prodotti che non hanno subìto danni dalle intemperie sono gli stessi dell'anno scorso. "Data la situazione economica nazionale, si temeva anche di peggio" dichiara Giorgio.
E continua: "Durante i periodi di produzione delle nostre arance non c'è altro prodotto simile in termini di concorrenza. Eccezionalmente si può vedere qualche arancio che da noi sarà in produzione in primavera, come il Valencia proveniente dal Sudafrica, ma si tratta di quantità irrisorie".
"Nelle nostre zone ci sono pochissimi magazzini di lavorazione della merce - conclude il produttore - Quasi tutti noi produttori vendiamo il frutto sugli alberi a commercianti della zona nord di Siracusa e della provincia di Catania". Principalmente il prodotto viene smerciato alle catene di distribuzione italiane, solo una piccola parte va all'estero.
Foto del prodotto danneggiato.
Riguardo al tipo di confezionamento, si possono trovare cassette in plastica da circa 10 kg, in legno da circa 5 kg ed in retine. Il trasporto avviene esclusivamente su gomma ma dipende comunque dalla richiesta del destinatario.