Come testimonia Stefano a FreshPlaza: "Utilizzando materiali facilmente reperibili e riciclando alcuni oggetti tipo i vasetti dello yogurt ho iniziato a effettuare i primi test con varie colture orticole. Da subito ho notato i vantaggi della facilità e rapidità di crescita di ortaggi che in terra mi avevano sempre dato risultati altalenanti. Il tutto, abbinato al vantaggio di non dover più impegnare del tempo per tenere sotto controllo le infestanti o procedere a regolari annaffiature".
Partito da un impianto di 52 piante, Stefano è arrivato a gestire fino a 250 piante, con l'obiettivo di arrivare a 500 entro il prossimo agosto 2012.
"Credo che utilizzare la tipologia di impianto da me costruito anche su terrazzi non utilizzati, aree dismesse o da riqualificare possa dare la possibilità a una vasta schiera di appassionati di orto di poter dare libertà al proprio hobby anche senza avere un appezzamento di terra", nota Stefano, che per mestiere fa l'agente di commercio e che oggi ricava notevoli soddisfazioni da questa esperienza.
"Nel mio blog ho documentato la crescita di pomodori, peperoni, fragole, lattuga e altre orticole oltre a far notare che non ho mai fatto uso di diserbanti, non ho mai disperso nell’ambiente concimi, non ho mai sprecato una risorsa preziosa come l’acqua (il sistema funziona a ricircolo) né tanto meno ho utilizzato pesticidi".
"A distanza di un anno dalla sua nascita, il blog è visitato giornalmente da circa 100/120 persone e spero quanto prima di poterlo tradurre in inglese e divulgarlo anche all’estero, visto che già ora ricevo mail di congratulazioni o semplici domande tecniche da paesi quali Argentina, Brasile e Messico oltre che da paesi Europei come Romania, Svizzera o Germania".
Stefano ha raccontato questa sua esperienza a FreshPlaza per creare uno scambio di informazioni finalizzate al perfezionamento del suo impianto e alla divulgazione della sua esperienza a tutti coloro che fossero interessati.
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Stefano Sergiani
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