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Scheda prodotto: l'arancio amaro

L’arancio amaro (Citrus x aurantium), anche detto Melangolo, è un ibrido del genere Citrus, che raggruppa gli agrumi. Originario della Cina, fu portato in Europa dagli Arabi nel X secolo; in Italia sembra sia stato portato dai Crociati.

Morfologia
L’arancio amaro si differenzia da quello dolce (Citrus x sinensis) per le spine più lunghe all’ascella delle foglie, per il colore più scuro delle foglie, per un profumo più intenso delle foglie e dei fiori, per la buccia più colorata e più ruvida del frutto, ma soprattutto per il particolare gusto amaro della polpa.

Storia
Gli arabi lo coltivavano fin dal IX secolo e nei primi anni del secondo millennio lo importarono in Sicilia.

Varietà
Molte sono le cultivar. Singolare è la "Bizzarria": essa presenta contemporaneamente frutti dell’arancio amaro e del limone cedrato, nonché particolari frutti bitorzoluti, gialli, arancioni e verdi, con caratteristiche di entrambe le specie.

La varietà Caniculata presenta frutti appiattiti di colore arancione dalla buccia irregolare. Nella varietà Salicefolia (a foglie di salice) le foglie sono strette e lunghe, mente i frutti sono uguali a quelli dell’arancio amaro classico.

L’arancio amaro Corniculata è una antica varietà nota in Italia fin dal XVII secolo. Presenta frutti con buccia piuttosto rugosa, polpa di sapore acido-amarognolo e con protuberanze che assomigliano a dei piccoli "corni", da cui il nome della cultivar.

Le foglie hanno un bel colore verde intenso con picciolo alato tipico, presente in tutte le cultivar di arancio amaro. Fiorisce principalmente nel periodo primaverile, ha fiori bianchi, dal profumo intenso, simili a quelli dell’arancio dolce.


Arancio amaro della varietà Corniculata.

Coltivazione
L’arancio amaro è più robusto di quello dolce, per cui viene usato come portainnesto per tutte le nuove varietà di agrumi, e spesso anche per l’ibridazione delle varietà già note.

Usi
Oggi l’arancio amaro viene coltivato assieme a tutti gli altri agrumi, per i quali costituisce il migliore portainnesto.

I frutti si trovano raramente sul mercato, in quanto sono prevalentemente consumati dell’industria alimentare e farmaceutica.

Il frutto intero può essere utilizzato per preparare le famose marmellate e la frutta candita, la buccia viene impiegata in liquoreria (curaçao, amari).

L’industria farmaceutica utilizza soprattutto la buccia per la preparazione di vari digestivi e tonici.

L'olio essenziale
L’olio essenziale dell’arancia amara è un liquido etereo, giallo paglierino o arancio, ottenuto dalla scorza. Come tutti gli oli essenziali presenta un gusto amaro, è parzialmente solubile in alcol a 96° poiché è prevalentemente costituito da limonene e, a differenza dell’olio essenziale di arancia dolce, contiene linalolo e acetato di linalile. Favorisce l’appetito e la digestione. Contiene bergaptene ed altre furocumarine.

Nell’aromaterapia può assumere la funzione di rilassante o di rinfrescante, a seconda della miscelazione con altri oli. Tonifica l’apparato digerente, il sistema nervoso ed è ritenuto antidepressivo e indicato per l’insonnia e l’esaurimento nervoso.

L’essenza di zagara o neroli (nella foto a destra) è un prodotto ottenuto dai fiori. Viene usata in profumeria. Il petitgrain è ottenuto dalla distillazione delle foglie e dei piccoli rami dell’arancio amaro.

Fonte: Wikipedia