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Il blocco iraniano alla frutta d'importazione ostacola il settore bananicolo delle Filippine

Il mese scorso, l'Iran ha vietato l'importazione "fino a nuovo ordine" di 49 prodotti agricoli, ritenuti "non essenziali", tra cui frutta fresca e trasformata, concentrati di frutta e prodotti lattiero-caseari (vedi anche precedente articolo).

L'industria bananicola delle Filippine domanda al governo nazionale di chiedere all'Iran la revoca del divieto attuale sulla frutta importata, tra cui le banane Cavendish filippine. Stephen S. Antig, presidente della Pilipino Banana Growers and Exporters Association (PBGEA), ha dichiarato che il divieto è "un grosso problema per il settore", poiché l'Iran è tra i maggiori mercati per le banane Cavendish di produzione filippina, accanto a Giappone, Cina e Corea.

Antig ha sottolineato in un'intervista che il bando può causare un minori vendite per il settore pari a oltre 138 milioni di dollari all'anno.

Oltre alle banane, il ministero dell'agricoltura iraniano ha anche vietato mele francesi, pere cinesi e arance egiziane. La maggior parte dei produttori di banane di Davao ha collegamenti esteri con i principali marchi americani Del Monte, Dole e Chiquita, cosa che ha influito negativamente nelle tensioni geopolitiche tra USA e Iran.

I dati della PBGEA mostrano che la regione di Davao esporta circa 50 milioni di casse verso l'Iran ogni anno, per un valore di circa 149 milioni di dollari. Una cassa standard di banane pesa 13,5 kg. Il divieto, secondo quanto riportato da Antig, avrà inevitabili riflessi su circa 16.000 ettari di piantagioni e 64.000 lavoratori. L'associazione comincerà a esplorare altri mercati, oltre a convincere i clienti dei mercati tradizionali, come il Giappone, ad acquistare maggiori quantitativi di banane dalle Filippine.

PBGEA sta collaborando con il governo filippino per creare un accordo con l'Iran, al fine di depennare le banane filippine dalla lista di prodotti vietati.

Fonte: bworldonline.com / mb.com.ph