Gran Canaria (Spagna): quasi dimezzata la coltivazione di pomodoro a causa della tignola Tuta absoluta
Ci sono tuttavia delle eccezioni: le coltivazioni di La Aldea, per esempio, sono state risparmiate e si prevede un raccolto maggiore del 30%, grazie alle innovazioni attuate nelle serre della zona.
Da ottobre ad aprile, Gran Canaria ha esportato 10,8 milioni di casse (da 6 kg ciascuna) di pomodori verso l'Europa, mentre nello stesso periodo dell'anno precedente i milioni erano stati 13,7. Questo equivale a un calo del 12%.
Secondo Góiriz, la problematica a Gran Canaria è diventata così grave in quanto ci sarebbe ben poco controllo fitosanitario nei porti e negli aeroporti. "I prodotti che arrivano da Africa e America Latina sono a malapena controllati. E' una cosa incredibile. La situazione è critica perché i dipendenti portuali lavorano solo di mattina, quando in realtà arrivano navi tutto il giorno". Góiriz è del parere che la tignola del pomodoro abbia raggiunto l'isola poiché un abitante di La Palma avrebbe portato dal Venezuela alcune piante di patate, in cui l'insetto era presente.
Due settimane fa il governo ha dichiarato che sono necessari 200.000 euro per consentire ai produttori di pomodori di rimettersi in paro con i costi.