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Belluno: il fagiolo di Lamon dichiara guerra all'Olanda

La missione è smascherare quel "Borlotto di Lamon" registrato nel 1996 da un’azienda olandese nell’elenco comunitario dei prodotti agroalimentari che mette i bastoni tra le ruote al vero e unico Fagiolo di Lamon.

Una mossa è già stata fatta quando dal ministero italiano è partita la lettera per Bruxelles con la richiesta di cancellare l’iscrizione ritenuta illegittima, purtroppo senza successo. Ma nonostante la prima battuta d’arresto, il Consorzio di Tutela guidato dalla presidente Tiziana Penco torna alla carica.

"E’ fondamentale risollecitare il ritiro della denominazione Borlotto di Lamon dall’elenco europeo e con il supporto del ministero ci proviamo di nuovo", afferma la presidente Penco. "La registrazione olandese è valida e non si può obbligarne la cancellazione, però la nascita del consorzio di tutela che ha portato al riconoscimento IGP del Fagiolo di Lamon è antecedente, dato che risale al 1993. Aspettiamo risposta dall’Olanda e intanto ci prepariamo a seguire la strada della tracciabilità per dare il via, grazie al braccio operativo dell’ispettorato repressioni frodi, a controlli a tappeto sull’origine della varietà sementiera Borlotto di Lamon venduta nelle aziende, che devono essere in regola".
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