E’ universalmente riconosciuto che tutte le verdure della famiglia delle brassicaceae (o crucifere), cavoli in prima linea, facciano molto bene alla salute. Sono ricche di vitamine, sali minerali e fibre e altri micronutrienti come glucosinolati, tirosinasi, fattori coenzimatici; combattono l’anemia e le malattie cardiovascolari, proteggono la vista, i polmoni, il sistema immunitario, prevengono le malattie degenerative come i tumori.
Eppure i cavoli cotti danno fastidio a molti: al naso degli uni, allo stomaco o l’intestino degli altri. Meglio sarebbe mangiarli crudi, ma possono essere duri e fibrosi, poco adatti alle dentature delicate, oppure il loro gusto può essere recepito come molto intenso. Quindi, almeno finora, spesso si disattendeva il consiglio dei medici nutrizionisti di inserire i cavoli nel menù, almeno due volte alla settimana.
Con Kavolì® invece si apre un sipario su un nuovo scenario: foglioline piccole, già pronte per l’uso, dal gusto dolce e dalla consistenza tenerissima seppure croccante, si possono consumare sia crude che appena scottate. Le foglioline di Kavolì si possono usare per numerose ricette, tradizionali e inedite, oltre naturalmente in gustose insalate fresche.
La novità di Kavolì®: frutto di diversi accorgimenti brevettati
La caratteristica più evidente è il "cavolo", ma non nella sua forma tradizionale, con gambo coriaceo, testa grande, foglie esterne spesso dure e amarognole. Grazie ad una tecnica di semina diversa, cioè con numerosi semi disposti in file dense, le piantine nascono in condizioni di "concorrenza di spazio" e vengono poi raccolte molto presto, quando avranno raggiunto un’altezza di appena 5-15 cm. Ciò significa che sono tuttora presenti le foglie cotiledoni, le più tenere e più ricche di sostanze nutrienti, e che anche le altre prime foglie sono ancora tenerissime.
Un altro aspetto del "sistema Kavolì" è la particolare lavorazione del terreno. Si rinuncia completamente all’uso di concimi chimici, di diserbanti e antiparassitari. Si provvede invece a costituire un terreno sano e ricco di humus, come quello dei boschi, grazie all’uso delle micorizze, microrganismi naturalmente presenti in terreni sani e fertili. Questi microrganismi sono simbionti di Kavolì®: favoriscono lo sviluppo di radici abbondanti e profonde, grazie alle quali le piantine riescono ad estrarre una maggiore quantità di sali minerali e oligoelementi. Inoltre, le micorizze costituiscono una naturale difesa da funghi e batteri patogeni e rendono le verdurine particolarmente salubri, anche per il nostro apparato digerente.
Freschissimi
I produttori di Kavolì, prevalentemente delle regioni Veneto e Lombardia, sono riuniti in un consorzio che, non a caso, si chiama I Freschissimi. Già per la particolare natura di coltivazione, Kavolì® ha una vita (shelf life) straordinariamente lunga. Inoltre, la specifica tecnica di raccolta, l’immediato accurato e ripetuto lavaggio e il confezionamento altrettanto veloce permettono di avviare Kavolì verso la sua destinazione nel giro di poche ore dal raccolto.
Per info: www.freschissimi.com o www.salubri.it