Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
In collaborazione con AZ Investimenti

Lezione 3 - Quello che abbiamo imparato, o dovremmo imparare, dalla crisi

Prosegue con la puntata di oggi la nuova rubrica dedicata a nozioni basilari di cultura finanziaria, un'iniziativa di FreshPlaza, in collaborazione con AZ SIM Investimenti (vedi precedente articolo).

La crisi, come abbiamo visto nelle Lezioni precedenti, ha avuto origini e sviluppi suoi propri, anche se la legge non scritta dell'avidità e dell'accumulazione di facili ricchezze è rimasta, come in casi precedenti, la vera chiave di lettura di ogni distorsione del mercato.

Vedi le puntate precedenti:
Lezione 2 - Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sull'origine della crisi (Prima parte)
Lezione 2 - Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sull'origine della crisi (Seconda parte)


Siamo tutti uniti da una catena invisibile
Il mondo ormai è uno solo ed è bene che iniziamo a interessarci a cosa succede dall'altra parte della Terra, se non vogliamo farci trovare improvvisamente impreparati quando un ricercatore indiano scopre una nuova formula della giovinezza che, in due ore, fa crollare o salire tutte le borse del pianeta.

Così come tutti i Paesi del mondo, anche i mercati finanziari, banche ed economia reale sono strettamente interconnessi. Perciò, un problema irrisolto in un settore può velocemente trasmettersi ad altri.


Gli equilibri possono cambiare
Non è necessariamente detto che il mondo debba essere sempre economicamente dominato dalle stesse superpotenze. Gli equilibri possono cambiare, perché i popoli più poveri alla lunga si stancano, giustamente, di vivere nella miseria e iniziano a lottare e lavorare più che mai. Nello stesso tempo, i popoli più ricchi si adagiano, si abituano al benessere (chi più chi meno) e vogliono lavorare sempre meno.

Come la Storia insegna, c'è un punto in cui gli equilibri mutano, evolvono e cambiano radicalmente, inizialmente quasi in sordina, poi in modo sempre più deciso. Interi imperi che sembravano invincibili sono crollati.

Probabilmente non siamo ancora in questa fase, ma dobbiamo essere preparati: potrebbe accadere che un'America ridimensionata sia costretta a cedere lo scettro di unica superpotenza e ad accontentarsi del ruolo di grande potenza, in mezzo ad altre ugualmente potenti (Cina, Russia, India e forse altre ancora).

La "distruzione creatrice" che è tipica del procedere del capitalismo finirà, eliminando ciò che non è più vitale e risanando il sistema finanziario, per dare rinnovato vigore all'economia globale.

Dovremo soffrire ancora
Ci piace vivere nell'illusione che tutto, prima o poi, si sistemerà in fretta, ma non è sempre così. La crisi attuale è di proporzioni tali che i suoi effetti non potranno essere cancellati con un colpo di spugna. Purtroppo dovremo soffrire ancora un po'. Pensate a chi vive in una roulotte a Los Angeles, mentre fino a un anno fa aveva una villetta a due piani, con tanto di giardino, barbecue e station wagon nel garage!

E' tempo di distinzioni
La gente inizia a capire ed è stanca di dare fiducia incondizionata a chi ha dimostrato di non meritarsela. Incomincia ad essere chiaro che ci sono società e operatori finanziari capaci e altri meno e, soprattutto, che accanto a veri e propri truffatori come Bernard Madoff, esistono anche persone che non vogliono guadagnare alle spalle del prossimo. Come per ogni settore, anche nel campo della finanza c'è chi ha dimostrato con i fatti di meritare fiducia: la crisi ha aiutato a evidenziare queste differenze.

Così come un buon avvocato non è quello che vince tutte le cause, ma chi si pone con chiarezza, trasparenza e professionalità nei confronti del cliente, dedicandogli tempo ed energie, allo stesso modo nel mondo finanziario un buon consulente non vi farà guadagnare tutti gli anni, ma metterà i vostri obiettivi al primo posto, senza condizionamenti e conflitti di interesse e soprattutto preoccupandosi di non rifilarvi prodotti spazzatura.

Per maggiori informazioni:
www.iononcicascopiu.it
AZ Investimenti SIM SpA
P.zza F. Crispi, 1
90139 Palermo
Tel.: +39 091 8434700
Sara Dolce
E-mail: sara.dolce@azsim.it
Antonio Fricano
E-mail: antonio.fricano@azsim.it
Pietro Marcianò
E-mail: pietro.marciano@azsim.it