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In collaborazione con AZ Investimenti

Lezione 2 - Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sull'origine della crisi (Prima parte)

Prosegue con la puntata di oggi la nuova rubrica dedicata a nozioni basilari di cultura finanziaria, un'iniziativa di FreshPlaza, in collaborazione con AZ SIM Investimenti (vedi precedente articolo).

Alle radici della crisi
Crisi
, ormai non si parla d'altro. Numeri, tabelle, commenti, sondaggi e opinioni. Ma come siamo arrivati a mettere in discussione le fondamenta del capitalismo moderno? Come siamo arrivati a rivedere le nostre certezze?

"Nessuno è responsabile del grande crollo perché nessuno ha manovrato la speculazione che lo ha preceduto, in quanto si è trattato del prodotto della libera scelta e della libera decisione di migliaia di individui... spinti dalla latente follia che ha sempre travolto la gente presa dall'idea di poter diventare ricchissima".

Questa lucida analisi delle cause del crollo non si riferisce alla crisi odierna ma a quella del 1929. Queste parole furono scritte dall'economista John K. Galbraith ben 80 anni fa! Eppure sono valide ancora oggi.

La storia si ripete
L'attuale crisi ha infatti con quella ormai passata alla storia del '29 (qualcuno si ricorderà le foto in bianco e nero della Grande Depressione) e con tante altre crisi che sono venute dopo, un elemento in comune: l'avidità dell'uomo, convinto che il mercato possa moltiplicare in modo esponenziale i guadagni e le ricchezze. Ma non è sempre così.

Un tempo s'inseguiva la corsa all'oro, poi ci fu il sogno dei tulipani olandesi, aumentati a dismisura di valore verso la fine del 1636, tanto che all'inizio del 1637 la quotazione di un singolo bulbo di tulipano arrivò a superare l'equivalente di dieci anni di salario di un lavoratore comune; seguirono altre "bolle speculative" come la "South Sea Bubble" (Bolla del Mare del Sud) esplosa nel 1720, per arrivare alla recente sopravvalutazione selvaggia dei titoli "tecnologici" alla fine degli anni '90.

La bolla immobiliare
All'indomani dell'immane tragedia dell'11 settembre 2001, gli Stati Uniti avevano bisogno di una forte iniezione di fiducia. Il paese stava vivendo uno dei momenti più drammatici della propria storia. Era necessario dimostrare che nulla poteva mettere in ginocchio l'economia più potente del pianeta.

Fu allora che la Banca Centrale degli Stati Uniti (FED) decise di abbassare drasticamente il costo del denaro, cioè i tassi di interesse sui prestiti tra Banca Centrale e istituti di credito e dunque di conseguenza tra banche e famiglie/imprese. Indebitarsi era diventato più facile, soprattutto per comprare casa.

Il mercato immobiliare americano vede così una forte crescita tra il 2002 e il 2004: spinto dallo slogan "Una casa per tutti", il popolo americano (e non solo quello) perde ogni freno inibitore e ogni senso delle proporzioni. I prezzi delle case salgono alle stelle: chi compra e rivende guadagna soldi facili, sicché sempre più persone vengono attratte dagli immobili con la speranza di arricchirsi facilmente, nella tragica illusione che, una volta presa la via della crescita, le quotazioni continueranno a salire per sempre!



I mutui spazzatura
Le banche, invece di frenare la corsa forsennata al mattone, la cavalcano a proprio vantaggio, offrendo mutui a chiunque, anche a coloro che non avrebbero i parametri economici per permettersi l'acquisto di una casa: nascono i mutui subprime, contratti fino ad allora sconosciuti. Si tratta di mutui spazzatura o mutui "fantasia", concessi a clienti ad alto rischio di solvibilità, addirittura a gente senza reddito.

Si chiamano ARMs, Adjustable Rate Mortgage: sono mutui con rate a tasso variabile. Per i primi anni, i pagamenti sono bassissimi (si paga solo la quota di interessi sul capitale), salvo essere sottoposti ad un "aggiustamento" delle rate nel giro di qualche anno, con rincari anche del 75%!

Ma "l'effetto" ricchezza, derivante dall'aumento dei prezzi delle case e dato da tutti per scontato, spinge molte famiglie a fare il passo più lungo della gamba, nella certezza che - male che vada con le rate del mutuo - si potrà rivendere casa a prezzi di gran lunga superiori al debito contratto.

Ingegneria finanziaria a cuor leggero
Le banche d'affari, come la famigerata Lehman Brothers, non rimangono a guardare questo gigantesco proliferare di stipule di mutui. Abili come sono nell'ingegneria finanziaria, cominciano ad utilizzare su larga scala il sistema delle cartolarizzazioni.

La cartolarizzazione è la trasformazione di un "pacchetto" di debiti - ad esempio mutui stipulati dai clienti con una banca - in un titolo negoziabile, cioè in uno strumento finanziario, dotato di una propria spendibilità sul mercato e in linea teorica produttivo di utili per chi lo acquista. Via via che i debiti "sottostanti" al titolo cartolarizzato vengono ripagati, gli acquirenti di questi strumenti finanziari si vedono pagare cedole (interessi) e ripagare a scadenza il capitale investito. Questo nella teoria.

Nella pratica, ad essere cartolarizzati e trasformati in titoli ABS (Asser Backed Securities), sono non solo i mutui "sani", ma prevalentemente i mutui suprime, cioè quelli che erano già in partenza più rischiosi.

A loro volta, gli ABS vengono ulteriormente "spezzettati" e inseriti in altri titoli detti CDO (Collateralized Debt Obligations), più piccoli e venduti ad altri operatori. Il rischio di insolvenza di centinaia di migliaia di mutuatari subprime viene perciò "trasformato" nella forma, "spalmandolo" il più possibile in giro per il mercato, ma la sostanza del rischio è rimasta sempre la stessa.

Alla prossima puntata!
Cosa è accaduto dopo? Cosa ha scatenato il crollo globale? Siamo veramente in salvo? Tra una settimana lo saprete!

Per maggiori informazioni:
www.iononcicascopiu.it
AZ Investimenti SIM SpA
P.zza F. Crispi, 1
90139 Palermo
Tel.: +39 091 8434700
Sara Dolce
E-mail: sara.dolce@azsim.it
Antonio Fricano
E-mail: antonio.fricano@azsim.it
Pietro Marcianò
E-mail: pietro.marciano@azsim.it
Data di pubblicazione: