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Giampiero Cavallaro (Foodstandard.it) sul secondo step del BTOM in Regno Unito

"Allerta nel settore ortofrutticolo: possibili sfide in arrivo nella gestione logistica"

A meno di un mese dall'entrata in vigore del secondo scaglione di normative del nuovo Border Target Operating Model (BTOM) in Regno Unito, previsto per il 30 aprile 2024, il settore ortofrutticolo è in allerta a causa delle sfide che potrebbero emergere nella gestione logistica dei prodotti deperibili. E' programmato infatti un cambiamento di modulazione nei controlli: le merci a medio rischio saranno soggette a vari livelli di ispezione fitosanitaria, con una base di circa il 3%; 100% in caso di merci high risk. I prodotti ortofrutticoli freschi sono classificati come "temporaneamente a basso rischio" e, fino a nuovo avviso, continueranno a essere considerati tali.

"Il primo step del BTOM è diventato effettivo a gennaio 2024 e riguardava la richiesta di certificazioni sanitarie per determinati prodotti. In questo caso, i grandi importatori con gestione diretta delle spedizioni dai produttori, usufruendo del groupage, non hanno avuto sostanziali intoppi finora; a risentirne di più forse sono state le aziende medio-piccole, importatrici di prodotti di origine animale, che non hanno un canale diretto di importazione. Un terzo scaglione del BTOM su determinati cambiamenti logistici è previsto invece per ottobre", afferma Giampiero Cavallaro, professore e consulente in scienze e tecnologie alimentari presso Foodstandard.it di Londra.

"Durante la mia recente partecipazione all'International Food and Drink Event (IFE) a Londra, ho riscontrato una significativa presenza di imprese e associazioni del settore agroalimentare, incluse quelle del comparto ortofrutticolo. Considerevole la quantità di piccoli frutti processati mediante la tecnologia di congelamento rapido individuale (IQF) e l'impiego di nuove tecniche per l'elaborazione di succhi. Tuttavia, frutta e verdura fresche non sono state il fulcro principale dell'evento - continua Cavallaro - Ovviamente, il nuovo step del BTOM è stato uno dei temi di discussione. Introducendo un approccio inedito ai controlli di sicurezza e sanitari al confine, gli operatori della catena di approvvigionamento lamentano la mancanza di chiarezza su come funzionerà esattamente".

Foto scattata da Cavallaro durante la sua partecipazione all'IFE

"Non ci sono dettagli su quali spese di importazione applicherà il governo su ogni spedizione attraverso il confine, né su come sarà amministrato questo costo comune", hanno spiegato i responsabili delle associazioni di settore a Cavallaro. "Permane l'inquietudine riguardo l'efficienza dei punti di controllo frontalieri nel gestire i prodotti alimentari, specie quelli a ridotta shelf life. Tali problematiche sono fondamentali e avranno un impatto sul trasporto delle merci attraverso i confini del Regno Unito e nei negozi di tutto il Paese".

"Le associazioni di categoria hanno sollecitato il DEFRA con un'interrogazione per manifestare le preoccupazioni sul nuovo modello proposto, in termini di sicurezza alimentare e incremento dei costi logistici. In tal senso, è stata richiesta un'azione politica urgente per garantire una preparazione efficace e una risposta coordinata alle sfide che il settore ortofrutticolo sta affrontando", conclude Cavallaro.

La mancanza di informazioni potrebbe portare a vuoti sugli scaffali e a sprechi di cibo nei camion. Gran parte degli alimenti consumati in Regno Unito proviene dall'Ue.

Per maggiori informazioni: www.foodstandard.it