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La Dispensa di Patrizia

Dove il mercato dei trasformati cresce di più

“Il mercato delle conserve artigianali, negli ultimi anni, è cresciuto molto, influenzato dal turismo, dalle festività e dalla capacità di spesa. Fare una previsione per i prossimi anni è difficile, ma il trend è in crescita anche in virtù dell'impennata di vendite nel segmento della regalistica, soprattutto natalizia. Nel settore horeca invece la situazione è più stabile e con una crescita annua limitata, poiché frequentemente le catene di ristorazione tendono a creare conserve proprie, che integrano con prodotti esterni. Per ovviare a ciò, la contromisura che abbiamo preso è stata la produzione di formati più grandi, da 1 o 3 kg, che permettono di ridurre i costi a parità di elevata qualità del prodotto”. Così Andrea Baraldo, responsabile di produzione del marchio La Dispensa di Patrizia.

E' da un'azienda storica della pianura veneta, specializzata nella produzione intensiva di asparago bianco e verde - con un mercato consolidato da oltre 40 anni di esperienza - che nel 2017 nasce La Dispensa di Patrizia. Il marchio premium che firma la nuova linea dei trasformati ha ricevuto nel 2023 una menzione speciale ai Veneto Food Awards nella categoria conserve: questo a dimostrazione della qualità dei prodotti.

“Il protagonista indiscusso dei nostri lavorati è decisamente l’asparago in agrodolce, prodotto dal quale è nata l’idea di creare un laboratorio di trasformazione interno all'azienda. Negli ultimi due anni crescono anche le richieste di prodotti in ‘saor’, ossia le verdure conservate esclusivamente sott’olio evo: cipolla bianca, pinoli ed uva sultanina, come vuole la tradizionale ricetta veneziana. Questa linea è stata premiata anche nella categoria “Rivisitazione di un’antica ricetta tradizionale” alla fiera Cucinare a Pordenone”.

“In Italia, il canale principale di vendita è il negozio al dettaglio, che raggiungiamo principalmente tramite i rappresentanti. Altre vie sono le fiere e le campagne marketing online e le fiere di settore. All’estero siamo presenti soprattutto in Asia (Corea del Sud, Cina ed Hong Kong) con clienti concentrati principalmente sull’asparago che richiedono in vari formati e in varie ricette. In Europa, i nostri clienti - localizzati in Germania, nei Paesi Bassi e in Austria - sono principalmente connazionali (chef o esportatori) che ricercano il prodotto italiano non industriale".

“I prodotti trasformati solitamente vengono consumati in concomitanza con la verdura fresca: infatti nel caso dell’asparago le vendite avvengono per il 40% nel periodo da marzo a metà maggio. La conserva risulta infatti una nicchia e non più un prodotto povero, come veniva percepito negli anni ’80. Un altro aspetto riguarda i formati: per noi è stata una strategia vincente creare il formato piccolo da 300 g per gli agrodolci e 200 g per i sottoli, perché il nucleo familiare attuale non conta più di 2/3 persone".

"Se il trasformato sia più remunerativo e meno rischioso del fresco? Su questo aspetto ci sono differenze sostanziali. Innanzitutto, il prodotto fresco si basa sul prezzo del mercato, mentre per il conservato è l’azienda che ne decide le quotazioni in base ai costi, al posizionamento nel mercato e ai competitor. Questo permette di bilanciare il guadagno, cercando magari di aumentare i prezzi dei prodotti con più rotazione commerciale e mantenere un rincaro minore sui prodotti di minor rotazione, per evitare rimanenze di magazzino"
"Per quanto la sostenibilità ambientale - conclude l'imprenditore - cerchiamo di agire su più fronti. Per la produzione della materia prima attuiamo il regime di lotta integrata volontaria con lo scopo di ridurre l’utilizzo dei fitosanitari, utilizzando al tempo stesso mezzi che ci consentono di ridurre le dosi di tali prodotti, mantenendone l’efficacia. Per quanto riguarda la lavorazione in laboratorio utilizziamo energia elettrica proveniente quasi totalmente dall’impianto fotovoltaico presente sul tetto aziendale; utilizziamo inoltre attrezzature moderne e tecnologiche che ci consentono di limitare l’utilizzo della risorsa idrica e le emissioni, essendo 100% elettriche. Infine, il nostro packaging è 100% riciclabile".

Per maggiori informazioni:
La Dispensa di Patrizia
Andrea Baraldo
Via Arzerdimezzo, 9/B
35020 Pernumia (PD) - Italy
+39 346 4910118
info@laispensadipatrizia.it
www.laispensadipatrizia.it