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Partecipato incontro promosso dal Consorzio Agrario Adriatico

Senza reti polifunzionali frutticoltura a rischio

I frutticoltori professionali devono ragionare sempre di più nell'ottica di proteggere i frutteti da grandine, pioggia, vento e insetti. Gli eventi meteo sono sempre più violenti, almeno così si evince dalle statistiche degli ultimi anni. Le nuove specie di insetti polifaghe sono aggressive e difficili da contrastare. I consumatori pretendono la massima qualità. Ecco perché investire nelle reti polifunzionali non deve essere più pensato come futuro remoto.



Se ne è parlato lunedì 2 ottobre 2017 in occasione di un incontro tecnico organizzato dal Consorzio Agrario Adriatico presso la sede centrale di Cesena. Relatori: Luca Molinari per quanto riguarda le nuove varietà, Andrea Rossi sul fronte protezione con reti, Marco Siroli circa la situazione cimice asiatica. Presenti oltre cento agricoltori. I lavori sono stati coordinati da Gabrio Fosconi, dirigente.



"Le nuove varietà di drupacee - ha esordito Molinari - tendono sempre di più all'aspetto organolettico, pur senza trascurare la produttività. Per le albicocche, le varietà a buccia rossa sembrano quelle più apprezzate dal mercato, ma solo se raccolte al momento giusto e quindi con maturazione ideale per il consumo. Sul pesco e sulle nettarine viene avanti la corrente di pensiero di frutti più aromatici, con alto °Brix, anche a pasta bianca".


Da sinistra Molinari, Rossi, Fosconi, Siroli

Il mese di ottobre è cruciale per la differenziazione delle gemme. Occorre agire in modo che quelle a fiore si differenzino bene e siano pronte, alla ripresa. E' ottobre il mese giusto per effettuare trattamenti a base di boro e zinco tramite intervento fogliare".



Rossi ha posto l'accento sulle reti polifunzionali. Le reti monoblocco, ove possibile, sarebbero da preferire per la facilità con cui si possono svolgere tutte le operazioni colturali, dato che la rete compre un'ampia parte anche della capezzagna, così da svolgere le manovre al coperto. Ma dove non è possibile, si possono pensare reti monofila, tipo su ciliegio. In tal caso però le operazioni tipo raccolta risultano più difficoltose.



"Non economizzate sui pali - ha raccomandato il tecnico - e sulla qualità dei materiali. Ho visto di recente impianti abbattuti dal vento a causa di scarsa professionalità nel realizzare l'impianto, e per mancanza di manutenzione. Tiranti lenti e funi non ancorate sono cause di disastro, di fronte a fenomeni meteo intensi".



Siroli ha fatto il punto sulla cimice asiatica. In Romagna sono stati registrate presenze anche importanti, con danni ancora limitati. Oltre alle reti, si può pensare a trappole a feromoni con colla distribuita su pannelli. Hanno una buona efficacia, ma vanno posizionate al di fuori del frutteto.

"Per ogni informazione sugli impianti di copertura (cfr. FreshPlaza del 6/03/2017), di tutti i tipi e che possiamo consegnare chiavi in mano in tutta Italia - ha concluso Rossi - potete contattare i nostri uffici per verifiche, sopralluoghi, preventivi".

Contatti:
Consorzio Agrario Adriatico
Ufficio impiantistica
Andrea Rossi
Tel. 0547 633540
Email: a.rossi@consorzioagrario.it
sito: www.consorzioagrario.it