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Accordo storico tra Melinda e La Trentina: dalla concorrenza alla sinergia

Nuovi scenari per la frutticoltura trentina: Melinda e La Trentina, le due principali organizzazioni di produttori trentine, hanno stretto un accordo da molti definito "storico" (vedi anticipazioni FreshPlaza a riguardo). I firmatari saranno impegnati a costituire - a breve - una comune organizzazione per la commercializzazione dei prodotti, pur rispettando - e anzi valorizzando - i rispettivi marchi. Una nuova filiale commerciale è la formula più pratica e utile allo scopo, e consentita dalla normativa vigente.



Sull'onda del successo del precedente test riguardante le ciliegie (cfr. FreshPlaza del 18/04/2017), ieri, 28 agosto 2017, i presidenti di Melinda e de La Trentina, rispettivamente Michele Odorizzi e Rodolfo Brochetti (nella foto sopra), hanno firmato l'intesa in Federazione, alla presenza del presidente di Federcoop Mauro Fezzi, dell'assessore provinciale Michele Dallapiccola, del presidente di Apot Ennio Magnani, di amministratori e dirigenti e dell'avv. Fabrizio Marchionni che ha curato la complessa architettura contrattuale.

Una collaborazione significativa per il futuro del comparto melicolo trentino da cui deriveranno molteplici vantaggi per entrambe le compagini sociali: dal miglioramento della gestione delle vendite e del servizio al mercato, all'ottimizzazione delle risorse interne, oltre ad essere l'occasione di una ridefinizione dell'assetto varietale che consentirà di selezionare la migliore qualità dei frutti di queste due realtà del territorio, oggi accomunate in un progetto dagli interessi e obiettivi condivisi, volti a una sempre maggiore sostenibilità delle produzioni.



"Le ragioni di questo accordo - ha spiegato Michele Odorizzi - sono molteplici. La prima motivazione di base è che dobbiamo fare un cambio di mentalità: passare dalla concorrenza alla sinergia. Ma non solo. A livello provinciale dobbiamo organizzare la fase produttiva: abbiamo degli areali estremamente vocati alle produzioni frutticole di alta qualità, perciò è necessario dare risalto e valore a ogni territorio affinché esprima il massimo delle sue potenzialità. Con questo accordo, avremo una regia unica per quel che riguarda la commercializzazione; questo è importante anche per non sovrapporci sui clienti e per affrontare il mercato in maniera univoca".

La strada è segnata e, in futuro, c'è spazio anche per altri produttori e altre realtà con le giuste sinergie. Ad oggi è difficilmente ipotizzabile che l'accordo commerciale evolva in qualche cosa di più complesso: Melinda e La Trentina hanno investito risorse notevoli sui loro marchi. "Ci siamo spesi e abbiamo comunicato; per cui dobbiamo solo portare a valore questi investimenti già fatti".



Il presidente de La Trentina, Rodolfo Brochetti, è entrato nel dettaglio dell'accordo, che si divide in una parte transitoria (valida per il 2017) e una definitiva che riguarda il futuro. "L'obiettivo finale è quello di costituire un'entità che gestisca per entrambe le Op tutta la fase commerciale. In capo ai produttori rimane la parte industriale. Per la parte commerciale, si aprono grandi opportunità per valorizzare le produzioni tipiche dei territori. Non dimentichiamo che produciamo anche le susine di Dro, o i kiwi. L'accordo permette di presentarci sul mercato dove i nostri clienti si stanno attivando in maniera importante".

"Altra colonna è l'assortimento varietale. In collaborazione con Apot si sta ragionando per proporre un diverso assortimento, con una diminuzione delle mele Golden nelle zone meno vocate, sostituendole con nuove varietà. Auspichiamo che questa aggregazione faccia da catalizzatore a un processo di riorganizzazione a livello provinciale".



Il presidente della Cooperazione Trentina, Mauro Fezzi, ha parlato di "momento storico per la frutticoltura provinciale. Il movimento cooperativo rappresenta uno strumento in mano ai produttori, che deve essere utilizzato dalle persone. La cooperazione nasce con l'esigenza di integrare i piccoli, per fare in modo che diventino più grandi. E' il mercato che richiede soggetti sempre più grandi. Un domani potrebbero aprirsi le porte anche ad altri operatori trentini".

Soddisfazione anche da parte di Ennio Magnani (Apot): "Il tavolo di Apot ha sempre lavorato per far parlare i soggetti. Sotto l'aspetto istituzionale già collaboravano, mancava quello commerciale. L'aggregazione è il futuro della frutticoltura trentina, non ci sono alternative se vogliamo stare sul mercato e dare soddisfazione ai produttori".

Per l'assessore Michele Dallapiccola: "Questo accordo consente di superare la debolezza finora rappresentata dalla frammentazione dei nostri consorzi. Accolgo con grande positività questo primo passo, che va portato avanti con stile e approccio come delineato oggi. Umiltà è consapevolezza che c'è ancora molto da fare".



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Il Consorzio Melinda è costituito da oltre 4.000 famiglie di frutticoltori riunite in 16 cooperative che coltivano globalmente circa 6.700 ettari di meleti nella Val di Non e Val di Sole in Trentino. La produzione media annua di mele Melinda è di oltre 400.000 tonnellate, circa il 20% della produzione italiana, 1300 i dipendenti e un fatturato di 250 milioni di euro.

Sono a oggi circa 1200 i soci di OP La Trentina distribuiti in cinque cooperative e cinque comuni con una produzione di 57.000 tonnellate di mele per 1200 ettari coltivati, 250 gli addetti e un fatturato di circa 31 milioni di euro.
Data di pubblicazione: