Pochissime scorte e domanda elevata
Nervosismo ingiustificato per l'inizio della campagna dell'aglio
Sta volgendo al termine il raccolto della varietà di aglio di inizio primavera dell'Andalusia, la regione spagnola che produce le varietà più precoci e che ha destinato a questa coltura oltre 5.000 ettari. I rendimenti sono stati buoni e, nonostante le intemperie atmosferiche subite tra metà e fine maggio, che hanno corrotto, nel suo picco, il 15% del raccolto, la qualità del prodotto nel suo complesso è risultata ottima.
La principale regione di produzione, Castilla-La Mancha, quest'anno conta quasi 15.000 ettari coltivati. Il raccolto in questa regione è già finito, e quest'anno si è sviluppato lentamente, essendoci scarsa disponibilità di manodopera ed essendo il processo di raccolta e stoccaggio manuale un'attività ad elevato impiego di manodopera. La qualità ottenuta dalla produzione di questo tipo di aglio è stata giudicata eccezionale, il che, insieme alle ottime condizioni climatiche presenti, si tradurrà in un prodotto finale in grado di soddisfare le più severe richieste dei consumatori.
L'associazione ha inoltre analizzato l'inizio della campagna di commercializzazione per questo nuovo aglio, affermando che il nervosismo del settore, legato alle poche attività di vendita, non è giustificato. "Le quantità di scorte disponibili all'inizio di questa campagna erano molto limitate, e sul mercato la domanda molto forte. I livelli dei prezzi registrati all'inizio della campagna sono risultati tuttavia al di sotto dei livelli accettabili", ha dichiarato Luis Fernando Rubio.
"Arriviamo da una campagna dove i prezzi sono stati ottimi per l'intero settore, e con gli stock esauriti; quindi non c'era alcuna necessità imperativa di presentare il prodotto sul mercato con prezzi bassi".
Allo stesso tempo, i prezzi dell'aglio sono stati stabili per più di due settimane, in Cina, e l'industria di trasformazione di questo Paese ha bisogno di essere rifornita. Il mercato locale sta pertanto assorbendo bene l'aumento di volume di quest'anno. I mercati internazionali sono anch'essi relativamente vuoti.
Sembra che gli scioperi portati avanti dagli stivatori abbiano impedito l'esportazione di diversi container di aglio: un fattore che, stando a Luìs Fernando Rubio, avrebbe potuto avere ripercussioni sul "timore di alcuni esportatori di non essere in grado di collocare sul mercato i loro prodotti".
Ha tuttavia affermato di aver temuto anche che avessero portato le vendite a questi bassi livelli attraverso il meccanismo della concorrenza sleale, fenomeno registrato in alcune aziende del settore che hanno violato i requisiti giuridici stabiliti per una commercializzazione ottimale del prodotto.
L'associazione ha dichiarato che continuerà con il suo lavoro di sorveglianza, in modo tale che tutte le aziende che operano sul mercato rispettino gli stessi controlli in termini di etica occupazionale e qualità del prodotto finale offerto al consumatore. In quest'ultima campagna, l'ANPCA ha comunicato con diverse aziende allo scopo di richiedere la regolarizzazione della loro situazione ed evitare distorsioni del mercato.
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Luís Fernando Rubio
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