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Un valido aiuto contro la cistite

Anguria: simbolo dell'estate, un concentrato di acqua e sostanze nutritive

Da qualche settimana, nell'area di Ispica (RG), si raccolgono angurie Caravan sotto serra. "Questa varietà è meno soggetta alle variazioni di temperatura - afferma un produttore ai microfoni della trasmissione televisiva Tempo & Denaro - E' un'anguria precoce, dolcissima, con una pezzatura che va dai 7 ai 14 kg. Da campo aperto arriveranno invece le varietà Melania e Sentinel".

Come lo si voglia chiamare - cocomero, melone d'acqua o anguria - è il simbolo dell'estate, con il suo 95% di contenuto d'acqua. "Dal punto di vista botanico - spiega Mariangela Rondanelli, docente di Scienze dietetiche all'Università di Pavia - pur essendo una cucurbitacea, ovvero un ortaggio della stessa famiglia di meloni, zucchine e cetrioli, è più comunemente consumato come frutto".

"Oltre all'elevatissimo contenuto di acqua, l'anguria ha un livello zuccherino non così alto come si pensa (intorno ai 3,7 grammi) - continua la docente - Le sostanze aromatiche contenute al suo interno possono infatti trarre in inganno. Contiene inoltre, potassio (fondamentale per idratare il corpo umano), vitamina C (una fetta di anguria copre il 25% circa del fabbisogno quotidiano) e vitamina A".

Inoltre, l'anguria ha pochissime calorie e nessun lipide. "Dopo il pomodoro è il secondo ortaggio-frutto più ricco di licopene: ne contiene circa 8 mg, una quantità ottimale".

Toccasana per chi soffre di cistite

Essendo composta da oltre il 90% d'acqua, tra le caratteristiche dell'anguria c'è la sua funzione diuretica e drenante. Quindi semaforo verde per chi soffre di cistite.

"Per cistite si intende l'infiammazione della vescica, organo cavo che riceve l'urina dai reni - spiega Giorgio Paoletti, responsabile di Urodinamica all'Ospedale di Arezzo - In Italia, colpisce 4 donne su 10. I sintomi sono disuria (modo di urinare alterato), stranguria (urinare con dolore), tenesmo vescicale (urgenza della minzione), febbre e sangue nelle urine. I fattori di rischio vanno ricercati nello stile di vita: la regolarizzazione di un alvo intestinale è la conditio sine qua non; poi un'adeguata idratazione, ovvero ingerire almeno due litri di acqua al giorno frazionati nelle 24 ore favorendo le ore diurne".

Da tener presente
Chi soffre di diverticoli deve stare attento ad eliminare i semi; chi, poi, è allergico all'acido acetilsalicilico (l'aspirina, per intenderci) deve indagare per eventuali interattività con l'anguria che contiene piccole quantità di salicilati naturali.
Data di pubblicazione: