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Intervista all'esperto Santi Roberto La Falce

Il mondo dei funghi coltivati come opportunita' di business

Il mondo dei funghi è vasto e anche affascinante, per certi aspetti. I funghi possono essere molto sapidi e nutraceutici, ma anche ingannevoli e finanche letali se non li si conosce. Certo è che attorno ai funghi si muovono economie importanti. 


Nella foto sopra: Pleurotus ostreatus in serra

Abbiamo intervistato in materia Santi Roberto La Falce, consulente ed esperto in materia di fungicoltura, il quale ci ha illustrato i vantaggi commerciali ed economici derivanti da questa produzione. 

"Una scelta imprenditoriale - come la definisce l'esperto - che si presenta ancora oggi come opportunità di business".


Sopra da sx. Santi Roberto La Falce, Frans Vogelzangs

FreshPlaza (FP): Ma cosa intende per opportunità di business? 
Santi Roberto La Falce (SLF): Premettendo che nel settore dell'agricoltura, generalmente considerato, il guadagno derivante dalla propria attività sia traslato nel tempo, ossia non si percepisca immediatamente ma nel medio-lungo periodo, nell'ambito della coltivazione dei funghi quest'arco temporale risulta sensibilmente ridotto. 

FP: A chi è indicata questa opportunità di business? 
SLF: La fungicoltura può interessare sia chi opera già nel settore agricolo, sia chi intende accedervi. Si tratta di un'attività che ben può inserirsi nel raggio di attività stagionali già avviate e che, affiancandosi alla produzione principale, può, in via sussidiaria, coprirne i periodi cosiddetti morti.

FP: Quali sono i funghi che possono essere coltivati e che sono già presenti sul mercato italiano? 
SLF: Per il 65-70%, la coltivazione dei funghi prevalente è quella dello Champignon. Il restante 30-35% è suddiviso tra varie tipologie: il Pleurotus ostreatus (circa il 28-33%) e, in quantità minori e nell'ordine qui indicato, il Pleurotus eryngii (noto come cardoncello), l'Agrocybe aegerita (meglio noto come pioppino), il Pleurotus cornucopiae (o cornucopia) e lo Shiitake.

Per coltivare i funghi champignon, l'investimento iniziale prevede una cifra considerevole. L'impiego di moderne attrezzature e di tecnologie all'avanguardia è infatti una scelta essenziale per la loro produzione. Invece, sia per i funghi della specie pleurotus che cardoncello, le cifre sono decisamente più contenute.

FP: La mancanza di una conoscenza specifica è pregiudizievole all'investimento? 
SLF: No. Affidarsi, nella fase di avviamento, a una persona competente in materia rappresenta un notevole vantaggio sia per un risparmio in termini di tempo che di denaro. Senza commettere errori, si realizza quell'opportunità di guadagno sopra spiegata e, soprattutto, si diventa immediatamente produttivi.

Un esperto del settore sa indirizzare sin da subito il produttore esordiente sulla tipologia di fungo coltivabile, individuando altresì le aree idonee alla produzione, gli impianti e le attrezzature necessarie. Se, poi, alla consulenza si aggiunge l'insegnamento delle tecniche di coltivazione più moderne e all'avanguardia, allora i risultati non possono che essere positivi.


Foto sopra: serra Lucylla, in fase di costruzione

FP: Questo genere di consulenze presuppongono però una grande esperienza, almeno da parte Sua, o no?
SLF: Grazie per l'osservazione. Nella mia ormai trentennale esperienza nel settore, ho avuto modo di entrare in contatto con figure che hanno fatto la storia della fungicoltura, sia a livello nazionale che internazionale e ho partecipato attivamente alla realizzazione di numerose fungaie del genere sopra citato. Ho collaborato e attualmente collaboro con aziende leader sia nella produzione di impianti (ad esempio la ditta olandese Christiaens Group) sia nella produzione di composto.

FP: Dove è possibile acquistare le materie prime? 
SLF: Per quel che riguarda le attrezzature per la produzione di funghi champignon, i Paesi Bassi sono oggi sede di un'azienda leader mondiale nella produzione. Per le altre tipologie di funghi, invece, le attrezzature sono di provenienza direttamente italiana. Per le materie prime, ossia i composti, l'Italia dà i natali ad aziende molto note. 


Stanza di coltivazione per Champignon 

FP: Può farci una breve sintesi di quella che, secondo Lei, è la produzione di funghi in Italia? 
SLF: Offro un quadro annuale, basato su dati personalmente acquisiti. 
Le medie annue approssimative sono: Champignon 70-80mila tonnellate; Pleurotus ostreatus 25-30mila ton; Cardoncello 1.000 ton; Pioppino 150 ton.

FP: Quali sono le nuove tecnologie nel campo della fungicoltura? 
SLF: L'evoluzione si sta orientando verso una gestione sempre più computerizzata del controllo del clima all'interno delle strutture di produzione. Mentre nella produzione dello champignon tale orientamento è già consolidato da alcuni decenni a questa parte, soltanto da pochi anni esso sta interessando anche i funghi del tipo pleurotus ostreatus e cardoncello. A tal proposito, è di mia recente ideazione il progetto di una modernissima serra dal nome Lucylla.

Per info:
Santi Roberto La Falce
Via XXI Ottobre, 466
98040 Torregrotta (Me) - Italy 
Tel.: +39 3471894579 
Fax: +39 15822009411