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"Poca coesione, tanta penitenza" un primo commento"

Pomodoro al nord, prezzo fissato a 79,75 euro/tonnellata

Accordo fissato a 79,75 euro a tonnellata. Stiamo parlando del pomodoro da industria nel nord d'Italia. Per chi potrà farlo, considerato che il destino delle industrie di trasformazione Ferrara Food e Copador (Parma) non è ancora chiarito. Lo scorso anno il prezzo reale era stato fissato a 82,95 euro alla tonnellata, il che significava una decurtazione dell'8% rispetto al 2015.



Scende ancora il valore del pomodoro, nonostante i costi di produzione non siano di certo diminuiti. L'accordo è stato raggiunto ieri sera, martedì 7 marzo 2017, poco prima delle 22. Laconico il commento di Luca Artioli, responsabile Apo Conerpo per il settore. "Poca coesione, tanta penitenza" le sue parole a caldo.


Luca Artioli, responsabile colture industriali di Apo-Conerpo.

Il prezzo è stato abbassato per allinearlo a quello di altre zone produttive: in Andalusia hanno chiuso a 72 euro, in Portogallo a 74, in California a 60 dollari.

La scorsa settimana era stato raggiunto l'accordo sulle quantità di pomodoro che sarà contrattato, pari a 1,7 milioni di tonnellate, poco meno rispetto al 2016. C'è però l'incognita delle due industrie conserviere in crisi che da sole valgono oltre 400mila tonnellate. Oltre la soglia di 1,7 milioni, per ogni tonnellata in più prodotta le Organizzazioni di produttori (Op) pagheranno una penalità di 20 euro.

Il prodotto biologico ha un capitolato a sé. Le superfici aumenteranno (cfr. FreshPlaza del 3/03/2017), anche perché il prezzo dà molta più soddisfazione rispetto al prodotto convenzionale.