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Il freddo e' un buon rimedio contro insetti dannosi tipo Drosophila e mosca della frutta

Non tutto il freddo viene per nuocere. Le basse temperature delle notti scorse, fino a -10 °C in tante zone produttive in tutta la penisola italiana, hanno l'aspetto positivo di riequilibrare le popolazioni di insetti. Se da un lato possono esserci piccole perdite di prodotto negli ortaggi invernali a causa del gelo, dall'altro la natura fa il suo corso, come conferma Stefano Bariselli del Servizio fitosanitario dell'Emilia Romagna, sede centrale di Bologna.

 

"Negli ultimi anni - esordisce l'esperto - abbiamo avuto inverni miti, con poche ore di temperature al di sotto dello zero. E questo ha contribuito alla proliferazione di insetti dannosi alle culture. Si tratta, per lo più, di specie importate da zone tropicali, che si sono adattate al nostro clima, sempre meno freddo. Quest'anno, per fortuna, le temperature sono più consone a un inverno del Centro-Nord d'Italia. Dati alla mano, specie come la Drosophila suzukii e le mosche della frutta dovrebbero soffrire parecchio".



Non ci sarà l'abbattimento totale delle popolazioni, ovviamente, cosa impossibile in ogni modo, ma si dovrebbe partire con una popolazione più ridotta. E non è cosa da poco. Anche le cimici dovrebbero subire conseguenze, ma Bariselli smorza gli entusiasmi. "La tanto temuta cimice asiatica sverna al riparo, in anfratti coperti e quindi resiste meglio alle basse temperature, a differenza delle normali cimici verdi che svernano all'aperto. Ad ogni modo, -10°C rappresentano un muro importante alla moltiplicazione della Halyomorpha halys, la cimice asiatica originaria dell'est, probabilmente Cina. Abbiamo sempre sostenuto che l'inverno mite è un vantaggio per questi insetti: nel 2017 avremo la prova del 9".



Un servizio molto esaustivo su questa specie aliena è stato pubblicato su queste colonne nei mesi scorsi (cfr. FreshPlaza del 22/09/2016).

Poi vi è tutto il capitolo delle varietà di fragole ad alto fabbisogno in freddo. Walther Faedi, famoso breeder, spiega che "le varietà di fragole si dividono in alto, medio e basso fabbisogno in freddo. Alcuni decenni fa partimmo selezionando varietà ad alto fabbisogno, per poi deviare su quelle a medio. Mi riferisco, ovviamente, al Nord d'Italia. Le basse temperature di questi giorni fanno bene a entrambe le prime due tipologie. La stessa cosa non può essere detta per le varietà tipiche del sud, come Pir5, nel senso che questo gelo potrebbe far perdere del prodotto, come minimo quello della prima fioritura, dove già in atto".


Serre di fragole puntellate contro il peso della neve (foto d'archivio)

Fra le tipologie ad alto fabbisogno ricordiamo Idea e Honeoye, quest'ultima aveva fioritura tardiva ma intertempo corto fra fioritura e maturazione. Fra quelle a medio fabbisogno ricordiamo Garda e Roxana.