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Per raccontare al consumatore i 46 controlli dietro alla busta d'insalata

Bonduelle lancia il progetto Filiera Garantita ®

Si fa presto a dire qualità di un prodotto ma, specie nella IV gamma, entrando più nel dettaglio si scopre che il discorso è molto più complesso: "Ha due facce - spiega Stefania Grazianetti, responsabile qualità di Bonduelle Italia - e la prima è quella della qualità percepita, dell'aspetto: la foglia bella, il bell'aspetto del prodotto, la busta chiusa, un mix gradevole alla vista. La seconda è quella della sicurezza alimentare: più nascosta e implicita, è quella che chiede il consumatore quando si rivolge a una marca".

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

Momento in campo per il press tour relativo al lancio del progetto Filiera Garantita® di Bonduelle.


In occasione di un press tour dalla produzione alla lavorazione, Bonduelle Italia ha presentato ieri 11 ottobre 2016 il progetto Filiera Garantita®: "Abbiamo contato quanti ne facciamo dal seme alla busta e il risultato ha sorpreso pure noi: 46 controlli lungo tutta la filiera", riprende la Grazianetti. Proprio da questo è nato il progetto in casa Bonduelle che, con un apposito marchio, coinvolge 23 referenze della linea del fresco di IV gamma (delle linee Iceberg Bonduelle, Gran Mix Gustoso Bonduelle, Armonia Bonduelle, Tenere Insalatine Bonduelle, ndr): dalla volontà di raccontare ai propri consumatori tutti i passaggi fondamentali del processo produttivo dal campo allo scaffale, fornendo rassicurazioni chiare e credibili sugli aspetti non direttamente verificabili da chi acquista un'insalata.

"L'idea del progetto Bonduelle Filiera Garantita® - commenta Gianfranco D'Amico (nella foto a destra), amministratore delegato di Bonduelle Italia - nasce da una considerazione molto semplice: cercare di far comprendere al consumatore quanto ci sia dietro un prodotto sano come quello dell'insalata in busta. In realtà che cosa vuol dire rassicurare il consumatore? Vuol dire spiegare i 46 controlli che si svolgono nella nostra intera filiera di produzione, su un prodotto di così largo consumo; e questo parte dal campo (con i controlli che vengono fatti prima delle semine) alla gestione delle acque irrigue, fino ad arrivare alla valutazione della materia prima, all'accettazione, ai controlli in stabilimento che vogliamo rendere pubblici attraverso un marchio Bonduelle Filiera Garantita® con tutto quello che c'è dietro. Il marchio nasce soprattutto da un bisogno fondamentale di qualità da parte del consumatore finale: che è la freschezza del prodotto che compra al supermercato; e la qualità la si fa prima di tutto in campo. Se in campo si fa un buon lavoro, tutto il processo può soltanto mantenerla (la qualità, ndr) e tutti i processi e tutti i controlli vanno in questa direzione".

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

Il lattughino Bonduelle con il bollino Filiera Garantita®.

Circa il 40% dei 46 controlli di Bonduelle avvengono in campo, e partono mesi prima che la busta arrivi sullo scaffale per la vendita. E qui la parola passa alla fase della produzione e alle 88 aziende agricole (riunite nell'OP Oasi) che in tutt'Italia producono per Bonduelle: tutte sono attentamente selezionate sulla base dei terreni, della dislocazione degli areali produttivi, dell'acqua che utilizzano e della preparazione che hanno, poi sono monitorati con audit mensili, mentre gli agronomi Bonduelle seguono le aziende lungo durante l'intera fase di lavorazione, a partire dalle scelte varietali; tutte seguono i disciplinari di produzione integrata secondo standard di Bonduelle, sono certificate GobalGAP ed entro 2 anni saranno certificate tutte LEAF per l'impatto ambientale.

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.


In tutto questo, l'azienda agricola visitata ieri nel bergamasco - la Vallere (l'az. agr. La Vallere di Eredi Salera Angelo) - è un caso esemplare: è un'azienda storica del settore, producendo in pieno campo dagli Anni '50, poi "nel 2003 - spiegano Marco e Nicola Salera, i due fratelli oggi titolari dell'azienda - abbiamo montato le prime serre tradizionali e, da 5 anni a questa parte, siamo passati alle serre a multicampata". Oggi l'azienda ha 16 ettari coperti per la produzione di baby leaf come lattughino, valerianella, romana verde, pak choi rosso, per citare alcuni prodotti, e in previsione ci sono altri 4 ettari di serre.

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

Nicola e Marco Salera, titolari dell'azienda agricola La Vallere.

Nell'azienda nulla è lasciato al caso: alla tracciabilità che permette di risalire dalla busta alla serra in cui l'insalata è stata raccolta, si aggiungono best practices, innovazioni e soluzioni per garantire un prodotto di qualità. Ad esempio l'azienda è passata alla raccolta meccanizzata grazie a macchine elettriche, mentre fino a pochi anni fa tutto era manuale; i trattori impiegati sotto le serre sono all'avanguardia ed Euro 4, e tutti con un particolare filtro antiparticolato che permette di non immettere gas di scarico sotto le coperture, a beneficio tanto delle piante quanto degli operatori; mentre una volta raccolte le baby leaf entrano subito nella catena del freddo e da qui raggiungono lo stabilimento di lavorazione Bonduelle (a San Paolo d'Argon, a pochi chilometri da Vallere) in un'ora.

Ancora un impianto di cogenerazione a cippato e 50 km di tubazioni permettono in inverno di riscaldare le serre fino a 12/15 gradi: "Questo - riprendono i titolari - ci permette in inverno di velocizzare i tempi di crescita e sviluppo delle piante, che nel caso del songino crescono anche fino a 120 giorni. Ridurre questi tempi ci permette di ottenere piante di qualità migliore. L'anno scorso abbiamo testato l'effetto delle serre riscaldate e quest'anno useremo questa tecnica per la produzione".

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

L'ingresso della materia prima nello stabilimento Bonduelle a San Paolo d'Argon (BG).

Ma se 4 controlli su 10 vengono effettuati in campo, il restante 60% avviene dentro le mura dello stabilimento di lavorazione a San Paolo d'Argon (BG), tanto nella fase di lavorazione quanto in analisi più prettamente di laboratorio. Sul primo versante si contano ad esempio l'uso di una temperatura controllata (l'unico conservante in un prodotto di IV gamma, ndr) in tutte le fasi di lavorazione, dalla ricezione della materia prima al lavaggio, dalla pesatura al confezionamento all'uscita dallo stabilimento; la selezione del prodotto sia all'ingresso che, con un apposito scanner, durante la lavorazione; l'uso per i tre cicli di lavaggio di acqua potabile e pulita che, al termine di ogni ciclo produttivo viene reimmessa, sempre pulita, in natura.

Ripercorri la giornata dal campo alla lavorazione di Bonduelle negli scatti di FreshPlaza.

Una delle analisi di laboratorio effettuate dalla Bonduelle.

In laboratorio invece vengono controllati i residui di fitofarmaci (sono circa 270 i principi attivi cercati in ogni campione, ndr), metalli pesanti ed eventuali contaminazioni microbiologiche; tutto questo in una struttura all'avanguardia e accreditata dal Ministero della Salute; per questo tipo di ricerca tanto che qui nel bergamasco vengono fatti anche i controlli sui prodotti freschi provenienti dagli stabilimenti Bonduelle in Germania e in Francia.
Data di pubblicazione: