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E' morto Bernardo Caprotti

E' morto Bernardo Caprotti. Era nato a Milano nel 1925 e avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 7 ottobre.

Fu il primo a investire nella grande distribuzione in Italia dopo aver imparato il mestiere negli anni '50 da Nelson Rockfeller. Lascia un gruppo con oltre 7 miliardi di fatturato e 22mila dipendenti.

Imprenditore non convenzionale, nel 2012, a seguito di un suo intervento presso l'Accademia dei Georgofili a Firenze, Caprotti aveva dichiarato alla stampa: "Non mi piacciono gli slogan, voglio ragionare sulle cose. Se mettere sugli scaffali un asparago peruviano controstagionale significa dare reddito ai campesinos che lo coltivano, non ci vedo nulla di male. Oggi possiamo vendere e comprare cose impensabili: in tutte le stagioni. Però dobbiamo poter agire in libertà, senza la burocrazia che strangola" (QN, 8 giugno 2012).

E Caprotti è sempre stato un grande liberalizzatore, in un'Italia spesso ingessata dalle carte e dai paletti. La sua creatura, Esselunga, prima catena di supermercati in Italia, lui l'ha seguita personalmente per una vita intera, senza mollarne il controllo neppure quando si dimise formalmente nel 2013. Fino a pochi mesi fa si era presentato in ufficio, come sempre negli ultimi 60 anni, perché di "andare in pensione" non ne aveva mai voluto sentire parlare e tanto meno di vendita a qualche gruppo straniero, nonostante avesse ricevuto più di una offerta.

Tanto è vero che il progetto di cessione di Esselunga nasce solo negli ultimi mesi (cfr. precedente notizia), nel tentativo di dare una continuità a un progetto imprenditoriale unico nel suo genere, senza passare per un'eredità diretta (sono note le beghe legali con i figli del primo matrimonio circa la proprietà delle azioni).

Il primo supermercato della catena venne aperto in viale Regina Giovanna a Milano: era il 1957. Il nome della catena, allora Supermarkets, venne poi ribattezzato Esselunga quando Caprotti, che nel frattempo aveva scalato la società, si accorse che i clienti indicavano i suoi negozi con la perifrasi: "il supermercato con la esse lunga".

Un supermercato che ha sempre fatto la differenza anche per tanti fornitori italiani di frutta e verdura: in questi anni di lavoro in FreshPlaza non ho sentito che parole positive sulla gestione dei reparti ortofrutta presso la Esselunga. Segno che una sinergia tra operatori della filiera è possibile e anche premiante: Esselunga si è confermata anche nel 2016 la prima catena della GDO in Italia, con ricavi (in crescita) per oltre 6,8 miliardi, nonché il gruppo più efficiente (cfr. precedente notizia).

Speriamo che tutto questo non muoia insieme all'uomo Bernardo Caprotti.