Ultimi giorni di raccolta per le ciliegie di Vignola (MO), finale di stagione anticipato
Il mercato ortofrutticolo di Vignola (MO).
La prima è che, in generale, complici anche i cali produttivi registrati in tutti gli altri areali cerasicoli italiani, sui mercati non ci sono tantissime ciliegie, e perciò pure in assenza di una domanda particolarmente vivace, quelle che ci sono trovano facilmente un compratore: "Quest'anno il mercato non è saturo come altre volte", chiosa Monari, sicché c'è spazio per altre ciliegie.
Al riguardo, nei 28 Comuni dell'areale vignolese, le stime produttive dell'inizio di campagna che parlavano di un calo dei volumi dell'ordine del 30% rispetto al 2015 (cfr. FreshPlaza del 04/05/2016), saranno probabilmente da rivedere in difetto. Alla flessione già messa in conto sarà con tutta probabilità da aggiungere quella legato ai danni da pioggia di queste settimane bislacche. Alla fine si potrebbe anche arrivare a segnare un -40% sulla produzione normale, se non di più, ma in questo caso il condizionale è d'obbligo, perché come noto i conti si fanno ala fine.
Secondo elemento che sta spingendo a raccogliere più velocemente: i prezzi sul mercato. "Sono – riprende il direttore del mercato in provincia di Modena - complessivamente buoni, in media tra i 4 e 6 euro al chilo, con punte anche di 7 e più euro/kg, per un prodotto di grossa pezzatura, sodo, lucido; la settimana scorsa partite simili di calibro 34+ sono state battute anche a 10 euro/kg, per delle boutique. Chiaramente poi ci sono anche le punte in basso, con prezzi intorno ai 2,50 euro/kg per il prodotto di qualità inferiore. I prezzi sono decisamente superiori all'anno scorso quando, in questo stesso periodo, viaggiavamo a 2/2,50 euro/kg, e si era al limite della sostenibilità, tanto che alcuni nemmeno finirono di raccogliere, lasciando ciliegie sulle piante".
Ciliegie di Vignola.
Last but not the least il terzo elemento che porterà a un finale di stagione anticipato è un misto di paura e cautela (il confine tra i due è spesso molto sottile). Da un lato, stante quest'andamento meteo che sta penalizzando un po' tutta la frutta estiva, i produttori temono un brusco crollo della domanda se l'estate dovesse ancora farsi attendere, o peggio dovesse esserci un'altra ondata di maltempo e un abbassamento delle temperature.
Dall'altro lato, c'è da constatare come in queste settimane la cronaca del Nord Italia sia piena di notizie di eventi calamitosi e grandinate in importanti areali produttivi ma, riprende Monari, "qui siamo stati fortunati: di tutti questi eventi nessuno ha toccato il nostro areale produttivo, finora". Ma si sa che la fortuna è cieca e un giorno dà, un altro toglie, così oggi si raccoglie più velocemente per diminuire l'esposizione alle bizze del clima". Della serie: perché rischiare?