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Cambio al vertice del mercato ortofrutticolo locale

Al via la raccolta delle ciliegie di Vignola. Per la spiaggia si pensa a un bicchiere da snack

Qualche sporadico stacco era già stato effettuato nei giorni scorsi, ma per il comprensorio vignolese (28 Comuni tra Modena e Bologna) la stagione 2016 della ciliegia (cfr. FreshPlaza del 04/05/2016) è partita ufficialmente ieri, con la prima raccolta importante.

La stagione si apre con una prima novità, ufficializzata alla fine della scorsa settimana: un cambio al vertice del Mercato Ortofrutticolo locale, dove a Stefano Zocca succede Valter Monari (nella foto a destra), 60 anni, produttore, ma soprattutto esperto in agricoltura prima alle dipendenze della Regione, poi della Provincia e volto noto tra i produttori di ciliegie essendo stato, prima della nomina, coordinatore del Consorzio della Ciliegia della Susina e della Frutta Tipica di Vignola.

Certo parliamo di un mercato ortofrutticolo che resta aperto per pochi mesi all'anno, dalla stagione delle ciliegie fino a quella dei cachi, ma, sottolinea il nuovo numero uno, "è ancora molto importante, perché c'è una fetta di produttori che continua a fare in proprio; perciò devono avere uno sbocco sul mercato. In zona, solo il 50% dei produttori di ciliegie è associato al sistema cooperativo (che poi ne segue la commercializzazione dei frutti, ndr), mentre sul susino la percentuale è ancora minore".



Il primo obiettivo dichiarato dal nuovo direttore sarà la grande distribuzione organizzata (Gdo), e i margini di manovra paiono esserci tutti: "Quello della ciliegia di Vignola è uno dei pochi marchi che la Gdo tiene a scaffale, senza chiederne forniture a private label (marca privata del distributore stesso). Vignola è infatti un marchio ormai riconosciuto in tutta Italia come ciliegia di qualità".

Il come però agganciare la Gdo passa attraverso la programmazione. "L'anno scorso – riprende Monari – non eravamo in grado di assicurare ciliegie di qualità (leggasi a marchio Igp-Indicazione geografica protetta) per tutta la stagione di commercializzazione, che è uno dei requisiti richiesti dalla grande distribuzione organizzata".

Il motivo, come noto, è stato un inghippo burocratico che ha bloccato l'estensione delle varietà ammesse nel disciplinare per la certificazione d'origine; estensione che è arrivata solo a campagna 2015 ormai in corso. Troppo tardi, dunque. Quest'anno, però, il nuovo disciplinare è pienamente operativo e le nuove varietà ammesse permettono, sulla carta, di certificare la maggior parte dei volumi, e soprattutto di certificare varietà che coprano tutta la stagione, senza gap. L'obiettivo del Consorzio dell'Igp è di arrivare al certificare il 50/60% della produzione, per poi crescere al 70% nei prossimi anni.



Un'altra novità per la ciliegia vignolese è attesa invece a breve, e riguarderà bar e catene. Si tratta di una cosa, riprende Monari, "cui avevo già pensato una decina di anni fa, ma all'epoca i tempi non erano maturi e accantonammo in un cassetto l'idea di una ciliegia confezionata in modo pratico, per un consumo on-the-go". Nel frattempo, però, l'approccio a questo genere di prodotti è cambiato, utilizzandosi per altre referenze ortofrutticole e riscuotendo un certo successo; finora nessuno aveva pensato di applicare tale format alle ciliegie vignolesi: il bicchiere snack.

"L'obiettivo è portare questa confezione nei bar della riviera romagnola in tempo per la stagione balneare, e nell'avancassa di una medio-catena distributiva con cui siamo già in trattative". Il format prevede un dispenser, ancora in fase di realizzazione, contenente 18 bicchieri, con una grafica accattivante che richiami tanto l'origine quanto la freschezza e la praticità del prodotto che, spiega il neo-direttore del mercato ortofrutticolo, "spesso viene acquistato per mangiarlo a casa, ma che tuttavia si presta molto bene a essere consumato anche mentre si cammina".