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Delegazione egiziana in visita ai ficheti pugliesi

Nell'ambito del progetto di formazione "Principali attività durante il periodo di raccolta dei fichi", dal 12 al 18 giugno 2016 una delegazione egiziana sta visitando alcune delle principali realtà pugliesi. Durante le visite sono stati sviluppati aspetti relativi alla produzione di qualità (HACCP, tempistica della lavorazione, metodo di raccolta e prima lavorazione, packaging del prodotto).

A fare da apripista, lo scorso 13 giugno, l'azienda agricola di Francesco Palasciano, Cuore Verde.

Nella foto a lato: con la maglia gialla, Donato Palasciano, collaboratore Cuore Verde e titolare di un box ortofrutticolo all'ingrosso nel centro agroalimentare di Fasano (BR) insieme ad alcuni degli ospiti.

"Questa missione commerciale - racconta Palasciano a FreshPlaza - era già in programma da un anno. Presenti ricercatori e agricoltori che, nel deserto al confine con la Libia (territorio con una situazione geopolitica decisamente non facile), operano su 450 ettari di ficheti. Il fattore culturale influenza molto il loro modus operandi e, pur avendo dei fondi economici a disposizione, non riescono a valorizzare il loro prodotto".

Una sorta di viaggio studio nel "futuro"; Palasciano sottolinea infatti la sorpresa sui volti dei visitatori nel vedere, ad esempio, il packaging utilizzato per i fichi e i mezzi refrigerati per il trasporto. "Da loro il vero problema è la mancanza d'acqua. Quindi per il fico bisognerebbe orientarsi più verso un prodotto trasformato".


Francesco Palasciano (Cuore Verde) mentre spiega come e quando raccogliere il fiorone (pregi e difetti su polpa, grana, gradi zuccherini e buccia).

"Ospitare la delegazione egiziana è stata un'esperienza bellissima per entrambe le parti. Li abbiamo portati sul luogo di produzione in campagna, dove le attività cominciano alle 4 di mattina, seguendo dal vivo le fasi di raccolta e di lavorazione. Elevato l'interesse dimostrato dagli ospiti, i quali hanno potuto notare le differenze, ad esempio, del terreno di coltivazione: il nostro rosso, il loro sabbioso".

Non mancheranno di certo future collaborazioni. "Anzi ci sono già dei programmi".


Fase di lavorazione del prodotto.

La campagna 2016
"La nostra campagna è iniziata con i fichi fioroni intorno al 20 maggio, con un anticipo di circa 10-13 giorni per il verde e 10 giorni per il nero rispetto allo scorso anno, a causa del mancato inverno. Inizieremo di conseguenza anche prima con il fico settembrino, la seconda fruttificazione prodotta dalla stessa pianta".

Se l'anno scorso i volumi di fiorone erano decisamente limitati, per questa stagione si registrano buoni quantitativi. "Rispetto ad altre aree pugliesi c'è da sottolineare che noi siamo stati risparmiati dalla grandine". Infatti, pezzatura e qualità risultano ottime.


Fase di carico su camion refrigerati.

"A livello di prezzi, finora è andata meglio rispetto agli altri anni, ma non ne comprendiamo il motivo. Nessuno si aspettava questo riscontro economico. Forse è perché il frutto si presenta più corposo, più dolce e con una buccia più spessa. Molto probabilmente il consumatore, appezzandone il sapore, è tornato ad acquistare il prodotto".

La campagna del fiorone proseguirà ancora per altri quindici giorni, in linea con le precedenti annate. "Una stagione più lunga, quindi, nella quale i produttori metteranno qualcosa in tasca. Per fortuna".


Fase di scarico e palettizzazione nel piazzale di carico sul luogo di produzione (Torre Canne).

I mercati di riferimento della Cuore Verde sono quello nazionale ("anche se paga di meno", commenta Palasciano) e quello estero, tra cui Francia, Germania e Svizzera. Destinazioni più lontane si raggiungono - quando succede - solo con frutti di primo stacco e quindi di alta qualità. Il fico è molto apprezzato dai musulmani e perciò il titolare dell'azienda si orienta sulle piazze internazionali in base alla maggiore presenza di praticanti del Ramadan.

Infine conclude: "Si tratta di un frutto che risulta anche più delicato della fragola. Per il trasporto si deve caricare il prodotto con cura, insieme ad altri ortofrutticoli che necessitino di essere refrigerati, e non bisogna interrompere la catena del freddo".