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Meteo permettendo si inizia a raccogliere come l'anno scorso

Pesche e albicocche: nel faentino si stimano volumi maggiori delle prime e un calo delle seconde

Parlare di numeri è ancora presto, perché nemmeno si è iniziato a staccare, ma appare ormai certo che dal punto di vista dei volumi la stagione 2016 di pesche, nettarine e albicocche non sarà in nulla paragonabile a quella 2015, almeno per quanto riguarda le zone del faentino (RA) e della bassa imolese (BO).

"Per pesche e nettarine – ci spiega Fabio Pelliconi, responsabile dell'area ricerca e sviluppo del Consorzio Agrario di Ravenna – si prospetta, rispetto al 2015, un aumento dei volumi. L'eccezione è rappresentata dalle varietà di nettarine a polpa bianca, per le quali si stimano viceversa volumi minori; si tratta di flessioni localizzate in quelle aree dove, durante l'allegagione, si sono registrati dei cali di temperatura".


(Foto d'archivio)

Di calo nella produzione si parla anche per l'albicocco; una "riduzione netta – riprende Pelliconi - sia rispetto all'anno scorso sia rispetto alla media produttiva, con una situazione che ancora oggi non è perfettamente chiara: sulle precoci c'è stata una cascola e lo stesso è successo per Faralia, una varietà molto importante per quest'areale (e per tutta la Romagna, ndr), che ha finito di cadere dagli alberi solo la settimana scorsa".

Da rivedere ci sono poi le stime sull'inizio della raccolta e, se appena un paio di mesi fa si parlava di un anticipo anche considerevole, ora "quell'anticipo ce lo siamo mangiati", chiosa Pelliconi, che spiega come "in media si partirà con la raccolta nello stesso periodo dell'anno scorso, che pure fu un anno di anticipo delle produzioni. La precoce Big Top (ad esempio) è in anticipo di alcuni giorni sul suo calendario produttivo, ma la raccolta inizierà negli stessi giorni dell'anno scorso".

Certo però che queste previsioni non sono da incidere sulla pietra e che l'ultima parola, come sempre in questo settore, ce l'avrà il cielo. Tutto, riprende il responsabile d'area del consorzio agrario ravennate, "dipenderà dal meteo; in questi giorni sembra di essere sulle montagne russe. La temperatura notturna è bassa, siamo sotto i 10 gradi, e così perdiamo tutte le ore di caldo che segniamo durante giorno".

Proprio il meteo potrebbe creare qualche grattacapo sul fronte della qualità dei frutti. "Segnaliamo – conclude Pelliconi - del cracking sulle varietà sensibili, sia sul pesco sia sulle albicocche. Per ora siamo ancora al livello di segnalazione e non di danno". Certo è però che l'umidità di questi giorni e il continuo sbalzo termico dal giorno alla notte, ma anche da un giorno all'altro, potrebbe portare a una crescita non uniforme e complicare la situazione.