Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Scarsi consumi e prezzi in calo per le drupacee del momento

Sono in calo le quotazioni all'ingrosso delle ciliegie; idem per le albicocche. Un avvio al rallenty per la stagione delle drupacee. A pesare, il clima che non invoglia il consumo. Cercando di capire la situazione, ieri abbiamo interpellato alcuni operatori sulla piazza all'ingrosso di Bologna.

Un operatore spiega di commercializzare ciliegie con origine Puglia e Vignola (e dintorni) a prezzi che oscillano tra i 4 e i 6 euro al chilo, mentre, spiega, "solo pochi giorni fa le quotazioni erano nell'ordine di 8 euro al chilo. Ciò è determinato dal fatto che stanno aumentando i volumi".

Del resto, la stagione della ciliegia vignolese (prodotta tra Bologna e Modena, ndr) è partita ufficialmente solo domenica scorsa (cfr. FreshPlaza del 16/05/2016).

Un altro grossista ci spiega di vendere ciliegie pugliesi a 4,50 euro/kg, o meglio di provarci, denunciando una scarsa domanda. Proprio sul prodotto made in Puglia si nota un cambiamento di passo sulla qualità del prodotto, nel momento in cui c'è stato lo switch tra le varietà: dalla Bigarreau, su cui già all'origine si denunciavano problemi dopo le abbondanti piogge, alla Ferrovia, su cui non si segnalano grossi problemi, almeno a Bologna.


Attività al mercato all'ingrosso di Bologna. (Foto d'archivio)

Riprende un altro grossista: "Per della Ferrovia pugliese, categoria extra, si spuntano prezzi tra i 6 e i 7 euro/kg, mentre per della Giorgia, stessa origine, 3/4 euro/kg: nulla di eclatante". Un altro riferisce quotazioni dell'ordine dei 6 euro/kg per delle Early Bigi e Bigarreau di Vignola, mentre per Giorgia e Ferrovia della Puglia anche qualcosa in più, ma lamenta che in generale "non siamo al top del gusto: non c'è equilibrio tra il prezzo e il gusto", e poi l'analisi che vale un po' per tutte le drupacee del momento: "si mangiucchiano, ma siamo sotto gli standard di consumo. Ci fosse più caldo…".

Situazione simile anche per le altre drupe del momento. Prezzi in calo per le albicocche, siano esse spagnole o del Sud Italia, con prezzi che per il top si aggira sui 4 euro al chilo, tuttavia "oggi non fanno mercato", chiosa un operatore bolognese. "Vanno quelle di 'marca', quelle conosciute, che raggiungono anche i 3,50 euro/kg, mentre per le altre le vendite sono a zero", gli fa eco un collega.

Pesche: origine Spagna, prezzi riferitici ieri: da 1,80 a 2,80 euro/kg. Il categoria C – riferisce un altro venditore - viaggia a meno di un euro/kg, il B a 1/1,20 euro/kg e l'A a 1,50 euro/kg, "mentre quelle più particolari, anche a 4 euro al kg. Parliamo di prezzi di un 20% inferiori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, perché i volumi sono arrivati sul mercato tutti contemporaneamente, dall'Italia, dalla Spagna, dal Nord Africa".

Per delle nettarine a pasta bianca, origine Spagna, si parla da 1,80/2 euro/kg a 2,20. Chi invece sembra salvarsi un po' sono le nettarine gialle, di cui si segnalano bassi volumi a causa delle piogge nelle zone di produzione che stanno rallentando la raccolta. Per quelle origine Sud Italia ci riferiscono prezzi tra 2,80 e 3 euro al chilo per dell'AAAA, mentre per ogni scaglione che si scende si perdono 20 eurocent/kg.

Segnalati in calo anche i prezzi delle fragole, in un momento in cui sulla piazza bolognese ci sono sia quelle di produzione locale che gli ultimi colpi di coda del Sud Italia, ad esempio dalla Basilicata. I prezzi segnalatici sono dell'ordine di 2/3 euro per la padella da 2 chili (che fanno, per un paragone, 1/1,50 euro/kg) e tra 1 e 2 euro/kg per quelle vendute a peso. Ma, conclude un operatore, "come per tutta la frutta del periodo, a mancare è il consumo".