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Causa gelate, manca anche il prodotto spagnolo

Bologna: il colpo di coda dell'inverno fa ritardare l'arrivo degli asparagi e l'avvio dell'export

Sembrava che anche per l'asparago italiano la stagione 2016 cominciasse con un anticipo, per via dell'inverno mite; già, dobbiamo scrivere sembrava, perché stando a quanto riferito dai grossisti di Bologna, nelle ultime settimane il colpo di coda dell'inverno ha rimescolato le carte in tavola e ora la situazione s'è praticamente ribaltata.

"Qualcosa da Sicilia e Basilicata è arrivato, ma parliamo ancora di piccoli volumi, di singoli colli", conferma Mario Tartari, commerciale dell'Eurofrut, azienda grossista nel capoluogo emiliano. Ad oggi, sul mercato nazionale l'unico asparago presente in volumi discreti è quello napoletano, più precoce: "era partito con buoni volumi 2/3 settimane fa, ma ora i quantitativi sono diminuiti. Tuttavia si tratta di un prodotto destinato solo al mercato nazionale italiano, che all'estero non trova richiesta, perché il gambo è mezzo bianco e mezzo verde e così non è del tutto commestibile". All'estero chiedono infatti un prodotto completamente verde.


Attività al Caab - Centro Agro Alimentare di Bologna. (Foto d'archivio)

"Da questo fine settimana dovrebbe vedersi anche qualche asparago dalla Puglia che, insieme a quello spagnolo, rappresenta il punto di riferimento per l'export. L'arrivo del prodotto pugliese era previsto già per l'inizio di questa settimana. In generale c'è stato un po' di ritardo, visto il maltempo nelle ultime due settimane e così l'asparago non è partito in grande stile, specialmente quello della Puglia".

Per fare un paragone, basti pensare che l'anno scorso l'asparago pugliese aprì la stagione ai primi di marzo. Del resto, l'asparago è un prodotto che potremmo definire 'meteoropatico': "Il freddo – riprende il commerciale - ne blocca la crescita senza danneggiarlo, e questo è stato il caso italiano. Diverso invece quanto accaduto in Spagna, dove due settimane fa ci sono state delle gelate, che invece danneggiano il prodotto".

Vista dunque la situazione in Spagna e vista pure la Pasqua imminente, riprende Tartari, "c'è stato parecchio interesse dall'estero per l'asparago italiano, specie per quello pugliese, considerando che gli spagnoli, più anticipati rispetto a noi, mancano di volumi". Ma, nonostante la domanda da oltreconfine, bisognerà per forza di cose aspettare: "Stanti le attuali previsioni meteo – continua il commerciale – che danno piogge e temperature sotto la media stagionale fino a Pasqua, gli asparagi arriveranno lentamente, in piccoli volumi, e per poter spedire all'estero dovremo aspettare, forse, fino a dopo Pasqua", ma come già detto, l'ultima parola spetterà al meteo.

Dati i volumi presenti sul mercato nazionale, i prezzi sono ancora quelli di una produzione di nicchia (leggasi alti): "In funzione della tipologia di prodotto oscillano tra i 3,50 e i 5,50 euro al chilo. E' una bella forbice considerando che l'asparago, in un momento di commercializzazione normale viaggia, venduto in mazzo da 500 grammi, su prezzi tra i 2,20 e i 2,80 euro/kg", conclude il grossista.