Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Le ciliegie cilene arrivano tardi in Europa. La Cina miglior pagatore

La stagione cilena delle ciliegie è nuovamente in corso (cfr. FreshPlaza del 13/11/2015). Al momento, però, in Europa non ci sono ancora volumi disponibili.

Jacques Mayol dell'omomima società d'importazione di Bruxelles (Belgio) ha dichiarato a FreshPlaza: "Qui solitamente la stagione delle ciliegie cilene comincia intorno al 15 novembre, ma quest'anno partirà oltre una settimana dopo. A causa delle condizioni meteorologiche - conseguenza della perturbazione El Niño - le spedizioni hanno subito un ritardo e quest'anno arrivano meno volumi. Inoltre, la Cina riveste un ruolo sempre più importante nell'export cileno".

Prezzi alti in Cina
Jacques si aspetta i primi volumi tra qualche giorno. "Il primo carico arriverà probabilmente alla fine della 47ma settimana - ha detto - La settimana scorsa il Cile ha inviato pochi volumi in Cina. I prezzi in questo Paese sono terribilmente elevati. A Shanghai una cassetta da 5 kg viene pagata tra i 150 e i 180 dollari, quindi oltre 35 dollari al kg! L'Europa non pagherà mai prezzi simili. Qui cominciamo prevalentemente da quotazioni intorno a 15 euro al kg".

Il commerciante ha detto anche che l'export cileno in Cina aumenta ogni anno. "Il volume maggiore è destinato alla Cina e poi agli Stati Uniti. Quest'anno che il raccolto è più basso, l'Europa ne riceverà ancora meno".


Jacques Mayol ritratto due anni fa al Centro Europeo a Bruxelles.

"Tuttavia non mi aspetto che in futuro la fornitura si interromperà. Alcune persone lo affermano, ma non è una prospettiva realistica. Per molti frutti i volumi aumenteranno. Inoltre, il Cile non ha ancora chiaro quale sia il potenziale di crescita della Cina. Perciò gli esportatori cileni continueranno a diversificare le destinazioni dei loro prodotti in varie parti del mondo. La frutta sarà inviata anche in Europa, specialmente se i volumi saranno elevati".

Valutazioni settimanali

Per la stagione cilena si dovrà dunque attendere ulteriormente. "E' difficile prevedere cosa succederà, perché in Cile si prevede pioggia per le prossime settimane. Le previsioni iniziali parlavano di quantità maggiori di frutta rispetto all'anno scorso, ma poi è arrivato El Niño. Con questa perturbazione dovremo valutare l'impatto settimana dopo settimana. Ieri ho parlato con un mio fornitore e mi ha detto che in tutte le regioni le stime sono state riviste al ribasso. Anche per molti altri frutti i volumi sono inferiori, questa stagione. Per uva, mele e pere è troppo presto per dire qualcosa, ma saranno raccolte meno drupacee".

Per maggiori informazioni:
Jacques Mayol S.A.
Quai des Usines 112-154
1000 Bruxelles (Belgium)
Tel.: +32 27850295
Fax: +32 27850292
GSM: +32 475283025
Email: jacques.mayol@telenet.be
Data di pubblicazione: