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Kiwi: quale la situazione produttiva al di fuori dell'Italia?

Dal 30 settembre al 2 ottobre 2015 si è tenuto a Katerini, in Grecia, l'incontro IKO (International Kiwifruit Organization), l'annuale convegno, giunto quest'anno alla 34esima edizione (cfr. FreshPlaza del 13/10/2015), al quale CSO-Centro Servizi Ortofrutticoli ha partecipato come di consueto, insieme a una nutrita delegazione italiana composta dai rappresentanti di importanti aziende, quali Consorzio Kiwigold, Apoconerpo, Naturitalia, Agrintesa, Spreafico.

L'incontro al quale hanno partecipato, oltre all'Italia, le delegazioni di altri importanti Paesi produttori come Nuova Zelanda, Cile, Francia, Spagna, Portogallo, Stati Uniti e naturalmente Grecia, è stato l'occasione per fare il punto sullo stato della coltivazione nei diversi paesi per quel che riguarda produzioni, superfici e commercializzazione.

In Francia, la superficie in produzione ammonta a circa 4.000 ettari e risulta in leggera flessione. L'offerta è destinata prevalentemente al mercato interno, anche se vengono destinate all'export circa 20.000 tonnellate di prodotto destinate prevalentemente a Belgio, Spagna, Taiwan e Germania.



Durante la scorsa annata, e analogamente a quanto accaduto negli ultimi anni, la produzione raccolta in Portogallo è stata limitata a causa degli effetti della PSA e da attacchi fungini. Il potenziale produttivo di questo paese è comunque in crescita e, nei prossimi tre anni, è verosimile attendersi un rapido incremento della produzione che potrebbe passare velocemente sulle 40.000 tonnellate. Le esportazioni si sono mantenute costanti nel passaggio tra il 2013 e il 2014, con circa 12.200 tonnellate; la principale destinazione del prodotto portoghese rimane la vicina Spagna.



La coltivazione di kiwi in Spagna attualmente ammonta a quasi 1.100 ettari; atteso un limitato incremento degli impianti nel prossimo futuro. La stragrande maggioranza della produzione è destinata al mercato interno e solo quote non significative vengono esportate. La Spagna continua a rappresentare uno dei maggiori paesi importatori a livello europeo.



La Grecia è senza dubbio tra i più importanti paesi per quanto riguarda la coltivazione, sia sotto il profilo produttivo, ma soprattutto commerciale. In Grecia, negli ultimi 5 anni, la coltivazione di kiwi è rapidamente salita fino a contare, nel 2014 circa 7.750 ettari. Gran parte degli investimenti riguarda la varietà Hayward. Naturalmente la produzione risulta in tendenziale incremento grazie al progressivo apporto dei nuovi impianti.



Ricordiamo che attualmente la Grecia sembra essere il paese meno colpito dalla batteriosi del kiwi. Come si diceva precedentemente, per questo paese appare spiccata la propensione all'export ed è proprio questa tendenza a esportare che porta il paese tra i principali player mondiali.

Secondo i dati Eurostat, nelle ultime cinque campagne commerciali, mediamente l'export greco è stato di circa 90.000 tonnellate annuali, ma in annate di elevata offerta le movimentazioni sono arrivate a sfiorare le 120.000 tonnellate. Da considerare, inoltre, che gran parte del prodotto nel recente passato aveva come destinazione i paesi dell'Est Europa, in particolare Russia e Ucraina a cui si affiancava una crescente movimentazione verso il mercato tedesco; a seguito dell'embargo russo, la Grecia ha riprogrammato il proprio export ampliando le spedizioni verso Spagna, Lituania, Germania, Polonia, Italia, Benelux e Regno Unito. Al di fuori della comunità europea, risultano incrementate le movimentazioni verso Serbia, Cina, Arabia Saudita e Nord America.

La coltivazione del kiwi negli Stati Uniti è presente in maniera quasi esclusiva in California, che concentra ben il 99% del totale prodotto. La quasi totalità della produzione è di cultivar Hayward, molto limitati gli impianti a polpa gialla. Oltre l'80% del prodotto è destinato al mercato nazionale. L'export è rivolto verso il vicino Messico, mentre quote nettamente inferiori raggiungono Canada, Taiwan e Giappone.

Per il 2015/16 nei Paesi dell'Emisfero Nord è attesa una produzione commercializzabile di quasi 799.000 tonnellate, il +9% rispetto all'anno precedente.

Storico della produzione di Kiwi dell'Emisfero Nord

Fonte: IKO

Nel breve termine è atteso uno sviluppo del volume prodotto anche nell'emisfero sud.

In Cile infatti, dopo i problemi di gelo dello scorso anno, l'export 2015 ritorna su livelli quasi normali segnando oltre il 70% in più di volume (ma ancora circa 20 punti percentuali al di sotto del 2013).

In Nuova Zelanda la superficie interessata a kiwi, dopo essere scesa a 11.000 ettari, pare ora in ripresa. Rispetto agli anni precedenti scende la quota del verde, mentre il giallo è in forte espansione. La produzione 2015 è salita a circa 414.000 contro le 320.000 tonnellate dell'anno precedente.

Sul sito internet CSO è disponibile (previo abbonamento) il report completo.

Fonte: CSO per FreshPlaza
Data di pubblicazione: