"All'epoca però - chiosa Cossio - il baby kiwi non ebbe successo, perché l'approccio colturale e commerciale con il quale venne percepito fu quello del produttore di kiwi tradizionali. Sarebbe invece servita, già allora, l'impostazione da categoria piccoli frutti, o berries, appunto".
Tra i vantaggi del mini kiwi, il professore elenca l'ottima resistenza al freddo, la tolleranza alla batteriosi, il sapore superlativo, la facilità di consumo (si mangia con tutta la buccia) nonché la maggiore conservabilità rispetto a qualunque altra bacca (ma non certo al kiwi, per questo l'approccio ad A. arguta va calibrato diversamente).
A. arguta è stata introdotta commercialmente in USA, Nuova Zelanda, Belgio, Olanda e, da ultimo - con partnership estesa anche all'Italia - in Francia (a marchio Nergi).